Albanese condannato per violenza sessuale arrestato dalla Mobile di Chieti
CHIETI – La Squadra Mobile della Questura di Chieti ha tratto in arresto un cittadino albanese, di 56 anni, attualmente residente in provincia di Chieti, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, per falso e false dichiarazioni, nei confronti del quale la Procura della Repubblica di Chieti, Ufficio Esecuzioni Penali, ha emesso l’Ordine di Esecuzione per la Carcerazione dovendo egli espiare la pena definitiva ad anni 5 e mesi 6 di reclusione in quanto ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale.
I fatti risalgono al giugno del 2015 quando il predetto adoperò violenza nei confronti di una giovane teatina alla quale aveva offerto un passaggio in macchina per accompagnarla a casa dopo il lavoro. A seguito delle indagini svolte, che avevano portato subito all’identificazione dell’uomo, era emerso, dalla ricostruzione dei fatti, che questi aveva baciato e palpeggiato la donna nel tentativo di un rapporto sessuale non concretizzatosi grazie alla fuga della stessa che era riuscita a scappare dall’autovettura.
Dopo l’iter processuale, si è avuta la condanna dell’uomo inflitta dal Tribunale di Chieti, successivamente confermata dalla Corte d’Appello di L’Aquila e, il 21 ottobre scorso, la Corte di Cassazione ha concluso definitivamente la vicenda rigettando il ricorso proposto dall’imputato e stabilendo la definitiva condanna. Pertanto l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Chieti ha disposto la carcerazione del condannato oltre alle pene accessorie dell’interdizione perpetua dai Pubblici Uffici nonché da Curatela e Tutela anche la Misura di Sicurezza
dell’Espulsione dallo Stato. Dopo le formalità di rito, in ossequio alla normativa penitenziaria in materia di Covid-19, l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia per l’espiazione della pena.