Alla Asl1 precariato eterno. UilTemp e Felsa Cisl: «Niente tregua per il personale somministrato: continua la scure della precarietà»

AVEZZANO – Precariato eterno alla Asl1 Avezzano-L’Aquila-Sulmona, quella di Fernando Romano, e contratti in somministrazione che vengono rinnovati sempre all’ultimo momento.

A denunciare questa situazione, ansiogena per i lavoratori e le lavoratrici, a meà tra il thriller e la suspance, da parte dell’azienda sanitaria aquilomarsopeligna, sono i sindacati regionali di categoria, UilTemp e Felsa Cisl Abruzzo e Molise.

Dopo una qualche speranza apertasi a fine anno, le cose alla Asl1, anche per quanto concerne i lavoratori precari, sono tornate a cò che per quella dirigenza è la normalità.

Ma questa volta i sindacati non ci stanno e annunciano uno sciopero per il prossimo 27 gennaio, davanti alla direzione amministrativa della Asl1, in via Saragat, a L’Aquila.

Questa la nota diffusa dai due sindacati.

«Sembra nulla possa fermare la ricerca del profitto, anche negli enti statali che dovrebbero per primi essere modello di garanzia delle tutele, per cittadini e dipendenti.

Il tentativo di raffreddamento avvenuto davanti alla Prefettura di L’Aquila nel mese di dicembre aveva riacceso uno spiraglio di fiducia nelle lavoratrici e lavoratori in somministrazione impegnati in ruoli  amministrativi presso la ASL1 Avezzano – Sulmona – L’Aquila, ma il 2023 fa cadere nuovamente tale personale ormai utilizzato da anni in posizioni strategiche dell’ente, sfruttato in periodo pandemico senza sosta, tenuto appeso ad un rinnovo contrattuale mensile definito costantemente l’ultimo giorno utile.

Quale OO.SS. di tali lavoratrici e lavoratori, UILTemp Abruzzo e Felsa CISL Abruzzo Molise tornano a denunciare l’ennesima aberrazione del sistema che proprio un ente pubblico sta adoperando: per circa 60 somministrate e somministrati nei ruoli amministrativi, le prospettive occupazionali non vedono tutele del loro servizio.

Alla riapertura del bando di concorso a loro dedicato non sta seguendo alcuna certezza su come verrà affrontato il periodo transitorio dato che il contratto di “fornitura di personale d’ufficio in regime di somministrazione lavoro” si è concluso e non è stato rinnovato.

Troviamo tuttavia esperito il bando di gara per la “fornitura di servizio di supporto amministrativo e tecnico” aggiudicato ad una società cooperativa.

Alla luce di tutto ciò, poniamo e ci poniamo alcune domande: questa è la soluzione individuata?

Siamo di fronte ad un futuro passaggio contrattuale in perdita economica per lavoratrici e lavoratori?

I sindacati vogliono chiarezza: «La Asl1 dica se il futuro riserva ai precari un passaggio contrattuale penalizzante o l’estrenalizzaione dei servizi interessati»

Considerato che lavoratrici e lavoratori in somministrazione operano negli uffici del personale, bilancio, ufficio acquisti, gare, ecc, ci chiediamo se la ASL1 abbia appaltato all’esterno i suddetti servizi essenziali?

Se fosse questa la giusta lettura alle mancate risposte ricevute nell’incontro alla Prefettura dello scorso 21 dicembre 2022, sarebbe un’ulteriore penalizzazione professionale per quelle lavoratrici e quei lavoratori che in ASL1 operano sulla gestione amministrativa, in alcuni casi da 13 anni, convinti che l’impegno profuso venga riconosciuto e ripagato.

Si troverebbero invece di fronte ad un’amministrazione sanitaria che, al fine di tutelare il servizio, impegna le energie per trovare soluzioni volte all’economicità più che al rispetto delle professionalità cercando soluzioni alternative ad un contratto che garantisce parità di trattamento e tutele nel momento di fine missione.

Lavoratrici e lavoratori non posso più attendere! Hanno diritto a ricevere certezze occupazionali!

Per queste ragioni, facendo seguito ad uno stato di agitazione mai chiuso, UILTemp Abruzzo e Felsa CISL Abruzzo Molise proclamano SCIOPERO per l’intera giornata del 27 gennaio 2023 davanti alla Direzione Amministrativa ASL1 di Via Saragat al fine di ottenere le giuste chiarezze per quel personale impegnato a garantire il servizio amministrativo sanitario alle cittadine ed ai cittadini della provincia aquilana».