“Alla Befana” una poesia della scrittrice Maria Assunta Oddi per un’Epifania di pace

Alla Befana.

Riempi gli occhi dei fanciulli insonni

Di meraviglia a farne lembi azzurri.

Sbadigliano le stelle della notte

Grazia del cielo caduta nei cuori ingenui

A sigillare tenera speranza di un giorno felice.

Oh fragili fiori nel diurno

assedio del gelo invernale!

Albeggia nel biancore della neve

La notte priva di chiarore lunare.

Nei cuori innocenti trema l’ora divina

Del tuo calare dal camino un tesoro

Di balocchi, dolciumi e giochi.

Splendore recondito di desideri

Illuminato da forze mitiche si fa racconto

Dei Re Magi in viaggio dall’oriente

Seguendo la cometa fino alla mangiatoia

Di un pargolo nudo di tutto e vestito d’amore.

Ora sovrasta il borgo cavalcando l’antica scopa

La befana incanutita dal suo scorrere veloce

Nel turbinio dei fiocchi di neve.

Un vento tagliente l’avvolge ma temeraria

Sovrasta le nubi sopra i tetti.

Come uccello notturno mosso al volo

Per sentirsi altrove scruta l’orizzonte lontano.

Non ha la bellezza consueta

Ma con un sorriso chiassoso

Con una lieve carezza e un buon consiglio

Abbraccia tutti i bimbi del mondo e sussurra

Da dietro il silenzio parole mute di suoni:

“Siate buoni, se potete, e dall’equatore ai poli

Dai tropici fino ai vasti oceani, tenetevi per mano

Finalmente in pace come fratelli”.

Poi nascosta nell’ombra s’allontana.

Nell’eternità del suo tempo canticchia festosa

E scompare come astro nell’infinito firmamento.

Maria Assunta Oddi

Luco dei Marsi 05-01-2023