Alla scoperta dei mugnoli. A.P. Fasoli: “Vi racconto cos’è questa verdura ed i segreti del suo successo”

Necessaria solo una foto di Gino Bucci, alias l’Abruzzese fuori sede, per scatenare entusiasmo e curiosità. Il protagonista di una delle pagine Facebook più amate dagli abruzzesi di tutto il mondo qualche giorno fa ha postato sul proprio profilo social un barattolo dei mugnoli di Pettorano sul Gizio, acquistato a Bologna per suo semplice desiderio di conoscenza di questa particolarissima verdura. Ne è nata una lunga sequela di commenti e di domande su cosa siano questi mugnoli e soprattutto richieste su come usarli, visto che non sono ancora conosciutissimi dal pubblico culinario mainstream. Ad aprire da qualche mese l’azienda che i mugnoli li coltiva, li trasforma in conserve e ne promuove il consumo, è una ragazza della Valle Peligna, Anna Paola Fasoli. E chi meglio di lei per farceli raccontare questi mugnoli

Che cosa sono i mugnoli? Quali sono i suoi principi più importanti e che caratteristiche ha? (ed anche perché trova a Pettorano sul Gizio i suoi terreni migliori per poter crescere?)
“Il mugnolo, vegetale appartenente alla famiglia delle crucifere, probabilmente ha avuto origine per ibridizzazione fra il cavolo e la rapa, è strettamente legato alla coltura ed alla cultura del paese di Pettorano sul Gizio. E’ una verdura che con molta probabilità deriva dalla cima di rapa pugliese, portata in Abruzzo dalla transumanza. Presenta delle caratteristiche botaniche ed organolettiche molto particolari, dovute quasi certamente sia al microclima di Pettorano sul Gizio, sia ai terreni che lo circondano, bagnati dalle acque del fiume Gizio. Tutto ciò rende i mugnoli un unicum che si può degustare solo a Pettorano”

Puoi raccontarci brevemente come vengono preparati i mugnoli, ovvero come passano dal terreno alla tavola?
“Il mugnolo è semplicissimo da scegliere: basta togliere un po’ di stelo per eliminare la base – circa due dita – (perché il vero sapore sta nel gambo della verdura) e se risulta ancora duro va “sfilacciato” – un po’ come si fa con la bieta – foglia per foglia; una volta lavato va fatto bollire in acqua salata e con una puntina di bicarbonato (per velocizzare la cottura delle coste) per circa 5/10 minuti”

Ci sono delle controindicazioni alimentari sull’utilizzo di mugnoli o fasce d’età in cui è consigliabile utilizzarlo? Che benefici porta?
“Il mugnolo essendo una verdura può essere mangiato da tutti, dai più piccoli agli adulti, di qualsiasi età. Essendo un unicum, perfettamente adattato al microclima pettoranese, ha proprietà organolettiche non trovabili in altre verdure: è ricco soprattutto di carboidrati, amidi e fibra, ma anche di molti minerali (come potassio, fosforo, magnesio, calcio e sodio) e vitamine (come la vitamina A, C, B1 e B6). Attualmente il consumatore può scegliere se degustarli, non solo freschi, ma anche sottolio o in crema, con l’aggiunta di alici come la tradizionale ricetta dei mugnoli e cazzerielli vuole”.

Come mai avete deciso di aprire un’azienda che mette in vendita i mugnoli? Come siete nati e quali sono le vostre caratteristiche principali?
“Il mugnolo è una verdura che si identifica con Pettorano sul Gizio, nella sua identità: promuovere e qualificare questo prodotto significa anche promuovere il territorio che amiamo. La scelta di aprire un’azienda agricola è maturata per qualificare e portare sulle tavole degli abruzzesi e degli italiani il mugnolo di Pettorano sul Gizio”

In attesa di strutturarvi con una vendita on line, dove si possono trovare i vostri prodotti?
“Attualmente siamo presenti in alcuni negozi e boutique gastronomiche del territorio; essendo un prodotto di nicchia il prodotto viene particolarmente apprezzato dai negozi attenti alla territorialità, alla tipicità ed alla tradizione; inoltre anche alcuni ristoranti, oltre a quelli presenti sul territorio pettoranese che lo usano da parecchi anni, hanno scelto di inserire il mugnolo di Pettorano sul Gizio nel proprio menù”

Quali sono i piatti migliori per usare i mugnoli?
“Il mugnolo è una verdura molto versatile, può essere usato come antipasto (frittata di mugnoli o se si usa la crema può essere usata come pinzimonio per creare un antipasto sfizioso); è un ottimo condimento anche per i primi piatti a base di carne, di pesce o vegani (nella tradizione culinaria pettoranese uno dei piatti più conosciuti sono i mognele e chezzerieje), ma può accompagnare anche secondi di carne e di pesce (magari ripassati in padella con olio e peperoncino)”

Se ti trovassi di fronte delle persone scettiche o dubbiose nell’acquistare i vostri mugnoli o nel consumarli, cosa diresti loro per invece fare il contrario, ovvero provarli e poi farne un uso frequente?
“Innanzitutto il mugnolo è una verdura e come tutte le verdure il suo consumo non può che portare giovamento. Inoltre è una verdura unica per il gusto ed il sapore, che può essere trovata solo a Pettorano sul Gizio. Assaporando il mugnolo si assapora anche la tradizione culinaria legata alla pastorizia, dove i piatti erano poveri ma genuini. Insomma è come se fosse un bel viaggio indietro nel tempo. Appena sarà possibile organizzeremo giornate didattiche sul campo per far toccare con mano la nostra verdura e mostrare come avviene la raccolta….rigorosamente a mano!”

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