Amata e Amara Terra Mia, la nuova mostra di Antonella D’Angelo all’Aja dei Musei di Avezzano
Dalle parole della canzone di Domenico Modugno fino alla Terra del Fucino pensando anche alla terra di Fontamara di Silone e attraverso alcuni quadri che riecheggiano anche la visione di Peliza da Volpedo, si sviluppa la nuova mostra di Antonella D’Angelo.
La visione dei riparti della terra coltivata sembrano diventare l’acciottolato di una strada sulla quale sta il percorso di un’anima legata alla sua terra.
Tuttavia, pur con evidenti agganci siloniani, Antonella D’Angelo non indulge ad illustrare la figura dei “cafoni” e i suoi operai della terra sono piuttosto in sintonia, come detto poco sopra, con gli operai in marcia, quelli del “Quarto Stato”.
“Esperimento interessante – dice Flavia De Sanctis, responsabile dell’Aja dei Musei –. Immagini legate alla terra e ai campi ed al lavoro…
Ieri durante la inaugurazione, le note della canzone di Modugno si accompagnavano meravigliosamente con la visione dei quadri!”
Guardiamo i quadri e accanto alle immagini degli operai in marcia, in corteo fatto di una lunga fila, ecco affiorare le viste di costruzioni, monumenti della terra raccontata e che, come sostiene Ilio Leonio nella presentazione, “sono le pietre, le case che si stringono in un abbraccio nostalgico e solidale, evocativo…” di altre storie legate alla terra.
E poi, nelle opere, c’è la memoria che l’Autrice ha trasfuso in esse, la memoria della amara terra sua che ha conosciuto il sudore e la fatica del lavoro profuso dai suoi abitanti.
Alla presentazione del 21 maggio scorso sono stati presenti:
Pierluigi Di Stefano, Assessore alla Cultura del Comune di Avezzano, che, con un discorso qualificato, ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale, Flavia De Sanctis, Responsabile de “l’Aia dei Musei”, Fernanda Mancini, che ha letto diversi brani tratti dal libro “Fontamara” di Ignazio Silone, Ilio Leonio, già Dirigente Scolastico, Eugenia Tabellione che ha svolto un commento critico sull’Opera dell’Autrice, il Prof. Sandro Valletta che ha relazionato sulle condizioni e atteggiamenti degli immigrati, soprattutto stranieri, nella Piana del Fucino e, infine, Stefano Fabrizi, Direttore di Confagricoltura che ha trattato la realtà economico-sociale del Fucino, insieme a Simonetta Lattanzi, Assessore alle politiche sociali del Comune di Sante Marie.