Anche i volontari sospendono le ricerche di Giorgio Lanciotti disperso sul Gran Sasso: arriva il brutto tempo
PIETRACAMELA – Riprenderanno a primavera, se non proprio in estate, le ricerche dell’escursionista 35enne Giorgio Lanciotti, scomparso il 21 settembre mentre scalava la vetta orientale del Gran Sasso.
I volontari, coordinati dalla guida alpina Pasquale Iannetti, hanno infatti concordato di sospendere le ricerche per vie delle condizioni del tempo che sono state clementi in quest’ultimo periodo, ma che già ieri hanno reso impossibile a due cordate il prosieguo della salita nell’ Orientale per una fitta nuvolosità.
Solo pochi giorni fa Iannetti aveva scritto sui social:
“Cercare il corpo di Giorgio Lanciotti dovrebbe essere un dovere oltre che un atto di umanità nei confronti della famiglia. Immaginate come possono stare i genitori, i fratelli, i nonni, i parenti e gli amici tutti, nell’immaginare che i resti del loro caro possano essere incastrati in una delle tante fessure del Paretone della vetta Orientale o sepolti sotto uno sfasciume di pietre e sassi. Un corpo lasciato in balia delle intemperie e degli animali, che deve essere individuato e recuperato. Cercarlo, dunque, è un atto d’amore, di solidarietà e di pietà che dovrebbe appartenere a tutti gli esseri umani.
Amore verso gli altri che potremmo essere anche noi, solidarietà verso una famiglia distrutta e pietà per un dolore profondo.
Non c’è tempo da perdere, perché l’alta pressione presto abbandonerà il paese e tutto cambierà”.
Ora purtroppo il tempo di fermarsi è arrivato.