Anche le Associazioni di Categoria denunciano lo stato di grave crisi in cui versa il sistema sanitario nella Marsica
Avezzano – Ci giunge la denuncia in ambito economico-sanitario di alcune associazioni di categoria, che evidenziano la grave situazione in cui l’Abruzzo si ritrova impantanata, e dalla quale l’uscita sembra lontana. Questa l’analisi:
“Dalla lettura dei vari articoli riportati dalla stampa locale, dalle stesse dichiarazioni dei rappresentanti delle Istituzioni Regionali, dal Presidente Marsilio al Direttore Generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, ma soprattutto dai casi di disservizi gravi accertati e documentati nelle ultime ore, si evince una fotografia chiara della grave crisi in cui versa il sistema sanitario pubblico della Marsica. Un quadro drammatico che, ci preoccupa come cittadini e come imprenditori.
La carenza di personale (evidenziatasi anche prima dell’emergenza sanitaria) insieme alla mancata esecuzione dei tamponi, non solo ai comuni cittadini che, in presenza di un sistema del tracciamento dei contatti ormai fuori controllo, sono costretti ad interminabili attese oppure a rivolgersi a strutture private per verificare la propria situazione, ma anche a tutto il personale della ASL, in particolare a quegli operatori più esposti al contagio evidenzia un quadro non rassicurante. Questo anche per la carenza di posti letto, con il pronto soccorso affollato di pazienti in attesa di trovare un posto letto per il ricovero e con le gravi conseguenze verificatesi proprio nell’Ospedale di Avezzano, che hanno portato addirittura a dei casi di decesso in macchina o in ambulanza.
Senza considerare che tutta questa situazione ha riverberi negativi sull’assistenza ordinaria e quotidiana da assicurare ai cittadini, con ritardi nella cura di patologie importanti, nella diagnostica e nella prevenzione.
Oggi assistiamo inermi ad un aumento esponenziale dei contagi nel nostro territorio marsicano, il più colpito della Provincia de L’Aquila. Vediamo incapacità nell’operare scelte coraggiose e tempestive per arginare la curva pandemica. Alla mancata programmazione di questi ultimi mesi si aggiungono, in questi giorni, scelte timide che non lasciano intravedere una soluzione seria per la tenuta dell’intero Sistema Sanitario. Tutto ciò mette in seria difficoltà i 143mila utenti della Marsica che in un momento così delicato attendono risposte e soluzioni idonee, ma anche l’intero sistema produttivo, già provato da effetti diretti ed indiretti del lockdown della scorsa primavera e dalle restrizioni delle ultime settimane.
Il momento è sicuramente complicato, la crisi economica mette a rischio la sopravvivenza di moltissime imprese; dal nostro punto di vista, riteniamo che occorre un cambio di marcia, servono subito fatti concreti. Ovviamente non sta a noi indicare le soluzioni: chi ha in capo la responsabilità delle scelte è chiamato ad agire con rapidità. Condividiamo le iniziative messe in campo dall’amministrazione di Avezzano, nella ricerca di soluzioni utili ad affrontare l’emergenza. L’azione del Comune, in raccordo con gli altri Comuni della Marsica nei suggerimenti proposti per snellire la burocrazia, per istituire appositi centri dove fare i tamponi ed altri dove ricoverare positivi con sintomi non gravi, per processare più velocemente i tamponi, per un miglior utilizzo dei presidi di Pescina e Tagliacozzo, i provvedimenti che nelle ultime ore la Direzione della ASL sembra voler attuare, auspichiamo possano essere decisivi per far fronte all’emergenza Covid-19. Non c’è più tempo da perdere: a chiederlo sono i cittadini e le imprese del territorio. Gli imprenditori sono pronti a fare la loro parte, nonostante le restrizione e la gravità della situazione, anzi lo stanno già facendo; proprio per questo vogliamo che venga fatto di più da chi è chiamato a decidere, per tutelare la salute e quindi anche l’economia delle nostre comunità, prima di finire tutti sopraffatti dalle paure.” Questa l’analisi pervenuta a firma di CONFCOMMERCIO (Presidente Giuliano Montaldi), CONFESERCENTI (Presidente Filiberto Figliolini), CNA (Presidente Francesco D’Amore), CONFARTIGIANATO (Presidente Lorenzo Angelone), CONFINDUSTRIA (Presidente Marco Fracassi) e CONFAGRICOLTURA (Presidente Fabrizio Lobene).