Anche l’Istituto “A. Argoli” di Tagliacozzo si unisce alla protesta contro la violenza di genere: il rispetto si impara anche a scuola
TAGLIACOZZO – Mai come in questi giorni la riflessione sulla violenza di genere è così pervasiva e sentita e il mondo della scuola, quale pilastro della società, sente tutta la responsabilità di una educazione più giusta ed equa.
All’Istituto “A. Argoli” di Tagliacozzo gli studenti hanno affrontato questa tematica guidati dai loro insegnanti in due momenti: il primo nella giornata del 21 novembre, assistendo presso il Teatro Talia allo spettacolo “107 Sagome Bianche”, promosso dall’amministrazione comunale. Il titolo dello spettacolo si rifà al murales che il 25 novembre del 2012 fu realizzato nel quartiere San Lorenzo a Roma da un gruppo di donne per ricordare le 107 vittime di femminicidio uccise nel corso di quell’anno: 107 silhouette femminili che si tengono per mano e su ogni sagoma il nome di una donna, la sua data di nascita e la data in cui è stata uccisa.
Il secondo momento è stato rappresentato dalla partecipazione al corteo promosso dal Comune di Avezzano, nella mattinata di sabato 25 novembre, data istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999 per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. I ragazzi hanno partecipato con passione e consapevolezza, forti anche della preparazione che a scuola hanno ricevuto dai loro docenti: questi ultimi hanno infatti suggerito link di approfondimento spesso veicolati attraverso i linguaggi più contemporanei – podcast su spotify, video – ma anche articoli e materiali didattici vari, con l’intento di favorire occasioni di riflessione.
Infine, gli studenti hanno prodotto un video-denuncia in cui, attraverso i versi della poesia “Sei bella” di Angelo De Pascalis, testimoniano la loro presa di posizione su un fenomeno così tristemente diffuso. A rendere il video originale, la presenza di una interprete LIS, fortemente voluta dagli studenti, per essere più inclusivi e non lasciare indietro nessuno.
“La didattica a scuola deve necessariamente integrare occasioni di riflessioni su tematiche come questa” puntualizza la Dirigente scolastica Clementina Cervale “e noi crediamo profondamente che la scuola sia uno dei motori del cambiamento culturale, per questo siamo impegnati a educare i nostri giovani affinchè siano loro stessi motori del cambiamento che vogliono vedere nel mondo”.