Ancora su La Civitella e…dintorni
CHIETI – Galeotto fu il refuso e chi lo… comunicò!
Per mero errore è stata data notizia che Adele Campanelli è la direttrice del Museo La Civitella di Chieti. La rettifica è prontamente giunta, attraverso un comunicato stampa a firma del Direttore Regionale Musei Abruzzo ad interim Dott.ssa Mariastella Margozzi, la quale con dovizia di particolari ha precisato che:
1) il Polo Museale d’Abruzzo non esiste più; sostituito dalla Direzione generale musei Abruzzo di cui la stessa Margozzi è direttore generale ad interim;
2) Villa Frigerj e La Civitella afferiscono alla direzione di Chieti e sono diretti rispettivamente dalla dott.ssa Valentina Belfiore e dalla dott.ssa Maria Emilia Masci, facente funzioni in attesa della nomina del nuovo direttore;
3) esiste un ufficio stampa della Direzione, che fa capo alla dott.ssa Raffaella De Nicola che, secondo la Direttrice sarebbe stato opportuno interpellare per avere/confermare notizie.
Si riconferma quanto scritto in precedenza – ad eccezione della rettifica ora data – con il conforto di quanto affermato dalla stessa Margozzi; infatti, circa i motivi della non ri-apertura de La Civitella, la direttrice cita, en passant, la mancanza del personale (del resto problema reale ancor prima della chiusura per lavori) e aggiunge anche motivi tecnici e strutturali – infiltrazioni di acqua, difettosi impianti di illuminazione, e altri non meglio identificati motivi tecnici – conferendo ad essi maggiore enfasi.
Ora, stante il momento difficile e delicato per tutto e per tutti, con le strutture museali chiuse ormai da tanto, troppo tempo e l’entusiasmo che ha accompagnato la loro ri-apertura si chiede:
- Dato che come dichiarato dalla direttrice, esiste un ufficio stampa della Direzione, perché non si è provveduto a diramare un opportuno quanto necessario comunicato stampa che spiegasse le motivazioni per le quali non veniva ri-aperto il Museo La Civitella? Forse non ce ne sarebbe stato uno, sicuramente inopportuno e invadente, a comunicare quanto toccava ad altri;
- Come mai solo ora ci si ricorda dei lavori da fare? Forse una migliore e sollecita programmazione da attuarsi nel lungo periodo di chiusura avrebbe evitato l’incomprensione sulla non riapertura del museo.
- Come si pensa di risolvere il problema Personale? Non soddisfa infatti, per i motivi esposti nel precedente articolo, la proposta di utilizzare volontari per incrementare l’apertura del museo.
Tre giorni fa la direttrice Margozzi ha avuto un incontro con il vice sindaco e Assessore alla Cultura della Città di Chieti, Paolo De Cesare, per discutere la situazione del museo La Civitella ed ha confermato la temporaneità della chiusura stante che “negli spazi museali già da domani la ditta incaricata degli interventi di ripristino di alcuni locali interessati da tempo da infiltrazioni, sarà operativa per porre le basi dei lavori, definirne i tempi e di conseguenza calendarizzare la riapertura.”
Insomma, sembra che l’incontro abbia favorito il crearsi di una sinergia operativa tra il MIBACT e il Comune di Chieti con il chiaro e dichiarato intento di “porre le basi di un vero e proprio rilancio che, attraverso uno specifico progetto, enfatizzi anche la poliedricità della struttura come parco archeologico e anfiteatro”. Nel corso dell’incontro sono stati richiamati anche gli interventi già avviati sulle Terme romane, Teatro romano, Templi romani, Chiesa del Tricalle, di concerto con la Sovrintendenza archeologia, belle arti e paesaggio; questi, uniti ad una migliore organizzazione del personale, dovrebbero condurre agli obiettivi di valorizzazione del patrimonio culturale della città e di una migliore fruibilità da parte dei cittadini e dei turisti. Insomma, si è parlato di un po’ di tutto.
L’augurio è quello di far presto, giacché troppo tempo è passato inutilmente, e far bene, migliorando l’esistente e, soprattutto assicurando la presenza di personale – vero e misconosciuto problema – competente e numericamente adeguato a sostenere le aperture del museo.