Andy Warhol in Abruzzo: dedicate all’artista una mostra a Montorio al Vomano e un’asta a L’Aquila
Ancora arte in Abruzzo.
Quella importante, di livello internazionale, quella della pop art più prestigiosa e più famosa, quella di Andy Warhol.
Preceduti nella programmazione, dalla inaugurazione dell’Imago Museum a Pescara, voluto dalla Fondazione PescarAbruzzo quale polo museale dell’arte contemporanea che l’anno passato ha accolto l’esposizione “Andy Warhol e Mario Schifano tra Pop Art e Classicismo”, due eventi segnano la qualità dell’interessante impegno verso il grande artista della pop art: una mostra a Montorio al Vomano aperta il 13 maggio e un’asta che si terrà a L’Aquila presso la Casa d’aste Gliubich.
In mostra a Montorio al Vomano, in provincia di Teramo, “ANDY WARHOL… IN THE CITY… AND MORE…”, organizzata dall’Associazione Culturale Artelive presso l’ex Convento degli Zoccolanti fino a domenica 3 luglio.
Oltre novanta opere dell’ideatore della Pop Art, provenienti dalla collezione della New Factory Art, potranno essere ammirate percorrendo le sale e ricostruendo tutto il percorso artistico di Warhol, con opere esposte ultimamente all’Hermitage di San Pietroburgo e che poi si potranno ammirare a Istanbul.
A cominciare con “Cats”, la prima opera di Warhol, si passa a “Golden Book”, completo nelle sue parti, per arrivare alle “Marilyn Monroe” realizzate negli anni 80.
Sono presenti anche tante altre opere famose e tra queste, “Flowers”, di estremo valore, opera unica su tela del 1964.
Quasi ogni opera dell’artista sembra essere segnata da un accadimento o da un momento o da una persona particolare;
le “Marilyn”, 5 ritratti universalmente noti, ritraggono l’attrice con brillanti colori, diversi per ogni tela, per pubblicizzare il film Niagara e conservò i ritratti presso The Factory, il suo studio a New York.
La preziosità delle tele è dovuta a due motivi: le tele furono letteralmente sparate da Dorothy Podber, artista performativa amica del fotografo Billy Name che assestò loro un colpo di revolver che ne trapassò quattro e schivò il quinto; furono poi restaurati e tornarono al loro splendore.
L’altro motivo è la tecnica che Warhol utilizzò per realizzarli;
egli arrivò ad elaborare una tecnica di serigrafia più raffinata e dispendiosa in termini di tempo, antitetica alla produzione seriale per la quale era meglio conosciuto.
Creò quindi un numero limitato di ritratti della leggendaria diva di Hollywood.
Questa tecnica, infatti, comportava così tanto dispendio di tempo e difficoltà realizzative, insieme all’uso di pregiata carta Arches, che l’artista non la utilizzò mai più, rendendo ancora più unica l’opera che ne trasse. “Shot Sage Blue Marilyn” è stata battuta all’asta il 9 maggio scorso da Christie’s a New York per 170 milioni di dollari, aggiudicatario il mercante d’arte americano Larry Gagosian.
In questo ritratto Marilyn Monroe è rappresentata con i capelli in giallo, ombretto azzurro e labbra rosso vivo.
Fu dopo la morte dell’attrice che Warhol iniziò a immortalarla nel suo lavoro.
“Nell’agosto del ’62 ho iniziato a fare serigrafie… Era tutto così semplice, veloce e casuale. Ne ero entusiasta. I miei primi esperimenti con i retini sono stati i volti di Troy Donahue e Warren Beatty. Poi quanto è avvenuto quel mese con la morte di Marilyn Monroe mi ha fatto venire l’idea di fare degli screens del suo bel viso, le prime Marilyn”, dichiarò qualche tempo dopo l’artista.
Inoltre, a L’Aquila, il 21 giugno dalle 15, nella stupenda cornice di Palazzo Cipolloni Cannella sul Corso Vittorio Emanuele, verranno messe all’asta ben tre opere di Andy Warhol, ma l’interesse si rivolge anche a Severini, Schifano, Manzoni Arman ed altri le cui opere saranno disponibili per gli acquisti.
In particolare, per quanto riguarda le opere di Andy Warhol, sono tre i lotti all’incanto:
il lotto 185, “Ladies and Gentlemen”, la cui stima è compresa tra 12 e 15 mila Euro, è una serigrafia a colori risalente al 1975. L’opera fa parte della serie dei ritratti di drag queen realizzati da Warhol nella stagione artistica successiva a quella dei grandi ritratti iconici di Marilyn Monroe o Elvis Presley.
I protagonisti della scena notturna dei night club newyorchesi si trasformano sotto la lente della Polaroid di Warhol in modelli di alcune delle opere più provocatorie e iconiche della storia dell’arte.
Il lotto 186, “Poinsettias”, screenprint del 1983, valutata tra i 40 e i 60 mila Euro. La realizzazione di Poinsettias, produzione artistica raffigurante le stelle di Natale, dei primi anni ’80 di Andy Warhol.
Tema evocativo della predilezione dell’artista per soggetti iconici legati al consumismo e al mondo della cultura di massa americana.
Il lotto 187, “Jimmy Carter II”, una serigrafia su carta da zucchero blu risalente al 1976. L’opera fu commissionata all’autore dal Comitato Nazionale dei Democratici in occasione della campagna presidenziale.
Scegliendo Warhol, Jimmy Carter contava di intercettare i voti dei più giovani e degli abitanti di New York, sfruttando la potente notorietà di icona pop dell’artista a proprio vantaggio.
Il ritratto mostra un Jimmy Carter con un sorriso smagliante, una scelta probabilmente voluta per affascinare gli elettori chiamati alle urne.
Warhol aggiunse un tocco personale, arricchendo la stampa con pennellate rosse e blu (i colori del Partito Democratico americano), e rosa per il volto e la mano di Carter.
Andy Warhol (nato a Pittsburg il 6 agosto 1928 da due immigrati dalla Slovacchia, studiò arte pubblicitaria al Carnegie Institute of Technology (attuale Carnegie Mellon University) di Pittsburgh. Studiò arte pubblicitaria al Carnegie Institute of Technology; dopo la laurea nel 1949 si trasferì a New York, dove lavorò per riviste prestigiose, quali Vogue e Glamour.
Spaziando nei campi della pittura, della grafica, dell’illustrazione pubblicitaria, della scultura, della sceneggiatura, della produzione cinematografica e televisiva, e nel cinema come regista, direttore della fotografia e persino come attore.
Warhol è, a tutt’oggi, una straordinaria e predominante personalità della Pop Art, tra gli artisti più influenti del XX secolo.
Aveva mostrato da subito il suo talento perché a causa di una malattia della pelle passava molto tempo a disegnare e a collezionare fotografie degli artisti hollywoodiani che ritagliava dai giornali, come Humphrey Bogart, Cary Grant, Clark Gable.
È riuscito, proprio attraverso la sua arte, a ricongiungere due mondi – quello delle star e quello della politica – fornendo a questa i caratteri di quell’altra, visibilità, celebrità, etc.
Davvero intrigante allora, l’evento che vede tre delle sue opere andare all’asta il 21 giugno presso Gliubich Casa d’Aste; ancor di più se si considera che l’asta potrà essere seguita online sulla piattaforma della Gliubich e anche su altri siti d’arte, superando perciò i pur aperti confini dell’Abruzzo.