Antonio non ce l’ha fatta. Morto a Caserta l’anziano di Aielli che non trovò posto in rianimazione
AVEZZANO – È morto all’ospedale di Caserta, a 200 chilometri dalla sua Aielli, Antonio, l’ottantaseienne che, circa una settimana fa, non trovò posto in una rianimazione in Abruzzo.
Antonio era stato portato all’ospedale di Avezzano, dove, dopo quattro giorni di attesa all’Obi del Pronto Soccorso, era stato ricoverato nel reparto di Malattie Infettive. Poi è subentrata una grave insufficienza respiratoria per la quale occorreva una rianimazione attrezzata. Avezzano non poteva, L’Aquila non aveva posti, alla fine fu portato a Caserta. I medici campani hanno provato in tutti i modi a salvarlo. Ma questa maledetta malattia ha avuto la meglio.
«Apparteneva a quella generazione di aiellesi che aveva vissuto di tutto, dalla guerra all’emigrazione. Soprannominato ‘L’ Americano’ – lo ricorda Enzo Di Natale, Sindaco di Aielli – perché era stato in Canada, per molti anni.Fondò una ditta edile oltre oceano con i fratelli, ma alla fine tornò ad Aielli, con la famiglia al seguito. Troppo forte il richiamo della sua terra e delle sue radici. Si è spento a Caserta, intubato nella terapia intensiva dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano, a 200 km da casa. So che ha lottato fino alla fine, con lo stesso carattere e la stessa tempra che lo hanno sempre contraddistinto. Un pensiero e un abbraccio – conclude commosso Di Natale – alla moglie Elena, alle figlie Elvira, Daniela e Cesarina».
Espressione24 si unisce al cordoglio più sentito con i familiari di Antonio ed esprime la solidarietà a loro e a tutta Aielli colpita da questa ennesima tragedia. Oggi è il momento del dolore, della solidarietà e dell’impegno per cercare di far andare meglio le cose. Quando tutto sarà alle spalle, però, questi mesi, queste morti, questo dramma collettivo andrà rianalizzato con freddezza. Se si poteva fare meglio, se qualcosa o tanto si poteva evitare, non si cerchino scuse o scappatoie, se ci sono responsabilità, debbono essere accertate e punite con estrema severità.