App IMMUNI: da oggi attiva anche in Abruzzo
Avezzano – Da oggi, dopo molte discussioni, l’app Immuni è attiva anche in Abruzzo. L’abbiamo scaricata per voi.
Dopo molte vicissitudini ed idee per la realizzazione, alla fine l’app per la gestione del ritorno alla vita post-pandemia entra in funzione. Il progetto inizia da 4 regioni pilota, ovvero Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia da oggi, per poi arrivare a scala nazionale nel prossimo lunedì 15 Giugno. Ma cos’è questa app?
L’app viene sviluppata da Bending Spoons (società informatica milanese), in collaborazione con il Governo nelle sue varie forme (Commissario straordinario per l’emergenza COVID-19, Ministero della Salute, Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione), e coordinata da 2 società “a controllo pubblico”, ovvero SoGEI S.p.A. e PagoPas S.p.A. (oltre Bending Spoons).
Avendo installato oggi l’app, possiamo precisare subito delle cose: il design è molto semplice e intuitivo, il peso sul cellulare è molto ridotto (10,45 Mb), è assolutamente gratuita e soprattutto è ben costituita a livello di privacy.
Infatti, l’installazione dell’app dura circa 2 minuti, dei quali la maggior parte di infografiche. Unici dati richiesti: Regione e provincia. Fatto questo, ci verrà semplicemente chiesta l’età (si può usare a partire dai 14 anni, ma con il consenso dei genitori). Da questo momento l’app lavorerà in background (ovvero non avrà bisogno di essere costantemente aperta), utilizzando la tecnologia Bluetooth Low Energy (ovvero un segnale bluetooth a bassa intensità che non dovrebbe avere grandi conseguenze sulla batteria). Non c’è dunque GPS o tracciamento di sorta. A ciascuno verrà assegnato un codice, il quale viene fatto in maniera casuale e cambia periodicamente. Da quel momento, basta tenere acceso il bluetooth.
L’individuazione dei soggetti a rischio avviene poi nel seguente modo: ogni utente ha un codice; i vari utenti, incrociandosi, fanno sì che il loro bluetooth registri uno il codice dell’altro (registrandone solo distanza e tempo di esposizione, non la posizione satellitare) e viceversa. Da qui, SOLO in caso uno dei due soggetti risulti positivo al Covid-19, viene comunicato alle autorità sanitarie il codice, che va ad incrociarsi nel database anonimo, e manda di conseguenza una notifica sul proprio smartphone a chi è stato esposto al paziente risultato positivo. Lì starà a chi riceve la notifica di mobilitarsi e recarsi presso le strutture adeguate per un controllo.
Questa l’app e questo il suo funzionamento: non necessita di una connessione internet fissa, basta averne una ogni tanto per permettere all’app di controllare che nessun codice “covid positivo” sia stato incrociato. Uniche raccomandazioni: non spegnere il bluetooth, fare gli aggiornamenti quando disponibili e non ignorare le notifiche.
Avremmo voluto fare un video per farvi vedere quanto facile e leggera sia la registrazione, ma questa app non consente screenshot o registrazioni a schermo mentre in uso (ulteriore misura per la privacy).
Dunque, l’app Immuni non ci sembra in alcun modo uno “strumento di controllo costante” o una “violazione della privacy”. Vi abbiamo raccontato cos’è, ora starà a voi decidere se installarla oppure no (il suo utilizzo resta facoltativo, anche se consigliato fortemente).