“Apparati”: l’effimero e altri mondi in mostra a Pescara con Giulio Rigoni

Un nuovo spazio espositivo – Ceravento, spazio espositivo ideato da Loris Maccarone a Pescara –  ha accolto sabato 25 marzo, l’evento inaugurale della personale “APPARATI” dell’artista  romano Giulio Rigoni che proseguirà fino al 20 maggio, visitabile martedì, mercoledì e giovedì dalle 17 alle 19 e venerdì e  sabato su appuntamento.  

Su legno, tela o altro supporto, con la tecnica ad olio, ecco venire incontro all’occhio del visitatore apparati come strutture fantastiche, un tempo utilizzate come espedienti scenografici per feste e spettacoli barocchi ma tutti legati dal un fil rouge; le opere sono state ideate e concepite  per poter studiare la relazione che l’osservatore instaura con queste strutture e con le loro parti componenti.

Apparati come oggetti effimeri costruiti, quasi assemblati, mettendo insieme decorazioni e forme che si combinano nella maniera più varia, libera e disinvolta; apparati che pur contenendo elementi che richiamano il classico decorativo, subito se ne distaccano offrendo richiami ed evocazioni di altra epoca e provenienza.

E’ Maria Letizia Paiato, storica e critica dell’arte a rilevare come: ” nelle opere di Giulio Rigoni i suoi apparati conducono lo spettatore verso mondi lontani, luoghi intrisi di una profonda cultura letteraria, che oscilla fra scenari d’ispirazione cortese ma anche barocca, lasciando spesso in chi guarda un forte dubbio sul ‘tempo’”.

E infatti, dall’antico la ricerca pittorica di Giulio Rigoni attraversa un mondo e poi un altro fino ad approdare in una dimensione atemporale in cui grazie all’uso sapiente dei colori e dei contrasti, l’osservatore è prima catturato e poi indotto a sognare.

Ed è ancora M. Letizia Paiato a notare come “i dipinti di Rigoni non hanno trama. Ciascuno è un’isola dove lo spettatore sovrappone le proprie emozioni ai soggetti, moltiplicando all’infinito le possibili espressioni della verità che oscillano costantemente fra sogno, fantasia e visione. Il rapporto tra l’uomo e l’apparato e l’oggetto effimero, altro non è – conclude – che una precisa idea di mondo, quella che non accetta il piegarsi dell’umanità alla sola ed esclusiva razionalità”.

Per informazioni è possibile scrivere a info@ceravento.it o contattare il numero 393.9523628.

GIULIO RIGONI

Nato a Roma nel 1976, inizia a dipingere da autodidatta riuscendo ben presto a raggiungere uno stile molto personale che lo rende facilmente riconoscibile. Una pittura raffinata ed intimista a cavallo tra antico e moderno che attira velocemente su di lui la stima e l’interesse soprattutto del mondo del collezionismo privato. Diversi i riconoscimenti internazionali, tra cui la Biennale di Dakar, mostre a Boston, Parigi e recentemente a Londra.

Nella ricerca di equilibrio tra estetica classica e modo di concepire le forme in chiave contemporanea, la sua arte si carica di immagini irreali, spesso incantate, sospese in atmosfere che ci suggeriscono tempi lontani, mitici, lasciando allo spettatore il compito di decodificarne il senso secondo una interpretazione personale.

La sua arte si rivolge allo spettatore affinché goda della bellezza dell’opera e ne percepisca le atmosfere o il sentimento, in un moto sorridente ed ispirato, senza necessariamente decodificarne il linguaggio.

Dal punto di vista tecnico, pur sperimentando l’utilizzo di diversi materiali come carta, ottone e tessuto, la sua cifra è quella della pittura ad olio su legno spesso impreziosita dalla foglia d’oro.

CERAVENTO

Ceravento è un innovativo spazio di condivisione arte. Da sempre amante e fruitore di mostre, eventi e fiere d’arte, Loris Maccarone, con la nuova struttura, ha portato a compimento il suo progetto di realizzare uno spazio indipendente dove poter ospitare eventi artistici e workshop.

Uno spazio per la città, per la creatività. Un contenitore di idee e di progetti. La sua ambizione è quella di poter creare progetti artistici che nascano e prendano forma dal coinvolgimento degli artisti stessi in una condivisione di idee e visioni.