Applausi a scena aperta per “Venere e Adone” al Teatro Caniglia di Sulmona al termine della rappresentazione un omaggio a Gigi Proietti e a sua figlia Carlotta

SULMONA – Con il grande successo di “Venere e Adone”, in scena sabato sera al Teatro Caniglia di Sulmona, si è conclusa la prima stagione di prosa gestita dall’Associazione Culturale “Meta” nell’ambito del progetto “Teatro Maria Caniglia – Teatro di Produzione”, che porta la firma e la direzione artistica del sulmonese Patrizio Maria D’Artista. Una stagione complessa, realizzata in uno dei periodi più difficili per il settore dello spettacolo dal vivo, tra chiusure e incertezze normative, che tuttavia ha presentato alla città tutti gli spettacoli programmati, riscuotendo un grande successo di pubblico, oltre a numerose altre attività collaterali, alcune delle quali ancora in via di realizzazione.
Vero e proprio coronamento della stagione, dunque, è stata la pièce di ieri sera, una produzione Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti – Politeama S.r.l. con Melania Giglio, Riccardo Parravicini e Daniele Salvo, regista e autore dell’adattamento scenico, che ieri sera ha eccezionalmente vestito i panni del ruolo di Shakespeare in sostituzione di Gianluigi Fogacci.

In scena l’antica storia di Venere, dea dell’amore, e Adone, bellissimo giovane ancora puro e disinteressato alle attenzioni delle donne: un mito che Ovidio aveva già narrato nelle sue Metamorfosi e che Shakespeare riprese, facendone l’oggetto del poema scritto nel 1593, durante la chiusura dei teatri per la peste. Motivo, quest’ultimo, per il quale Gigi Proietti volle aprire la stagione del Globe 2020 – l’ultima da lui diretta – proprio con questo spettacolo. «È proprio in questi momenti di emergenza e spaesamento che è necessario tenere la barra dritta sulla cultura e sui suoi valori, poiché è nelle difficoltà che si vede la reale natura dell’uomo» ha dichiarato Daniele Salvo «Quando Gigi scelse questo spettacolo, mosso dai punti di contatto tra l’epoca di Shakespeare e la nostra, volle riportare l’attenzione su questo concetto, ossia che il teatro ha la funzione di perfezionare l’animo umano, di renderlo più bello, e non solo di intrattenerlo».

Un legame forte, quello tra Gigi Proietti e Sulmona, siglato nel 1976, quando l’attore, ancora giovane e in via di affermazione, allestì al Caniglia uno degli spettacoli più rappresentativi del suo stile innovativo: A me gli occhi please, che lo consacrò come icona del teatro italiano. Per tale motivo, durante il dopo-spettacolo condotto dal sulmonese Pasquale Di Giannantonio, Carlotta Proietti, figlia del maestro, è stata omaggiata di una targa in ricordo del padre. «Questa è una serata ricca di emozioni, oltre la mia immaginazione» hadichiarato. «È la prima volta che sono qui in questo teatro, con uno spettacolo che è una nostra produzione e che ha un grande successo, regalandoci continue conferme oggi più che mai necessarie. Mi auguro che essere qui oggi sia un augurio per tutti noi, per la nostra ripartenza, anzi: ne sono sicura».

A consegnare l’omaggio alla figlia di Gigi Proietti, il direttore artistico Patrizio Maria D’Artista e il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, che ha commentato: «Questa sera assistiamo alla vittoria del Teatro Maria Caniglia, la grande vittoria di un progetto fatto da giovani sulmonesi per la grande prosa e la produzione teatrale a Sulmona, che ha dato ragione al grande impegno di questi anni e che proietta al futuro il nostro teatro».

Soddisfatto D’Artista, che di Venere e Adone ha firmato anche la colonna sonora. Il giovane compositore ha annunciato che il progetto “Teatro Maria Caniglia – Teatro di Produzione” proseguirà con altre iniziative a favore del territorio, la più importante delle quali sarà la prima produzione realizzata interamente dal Teatro Caniglia, dal titolo “I sognatori”, che sarà diretta proprio da Daniele Salvo. «Su questo palco ho iniziato il mio percorso dieci anni fa, e mai avrei immaginato di farvi ritorno con uno spettacolo di questo calibro, ospitato all’interno della stagione organizzata dalla mia Associazione» commenta D’Artista. «Ma nulla di ciò sarebbe possibile senza l’appoggio del Comune di Sulmona, dei nostri partner di progetto BPER Banca, Fondazione Carispaq e MC Costruzioni, e soprattutto senza una squadra giovane di professionisti che mi affiancano quotidianamente nella realizzazione delle attività di gestione del progetto, a dimostrazione che restare o fare ritorno nel nostro territorio non è una scelta impossibile. L’augurio è che questa esperienza possa continuare, affinché possa consolidarsi e gettare le basi di una realtà stabile, innovativa e sempre proiettata al futuro».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *