Video Choc del meteorologo Bernardi. Aria artica in arrivo e attenzione alle possibili grandinate con chicchi di grandi dimensioni e alle trombe d’aria.


L’Aquila- il video del meteorologo aquilano Stefano Bernardi posto a corredo di questo articolo e pubblicato sul suo canale YouTube (al quale vi invitiamo a iscrivervi) è sensazionalmente emblematico. Quello che sta per arrivare potrebbe entrare a far parte della storia. Vediamolo insieme per poi analizzare alcuni dettagli.

Era davvero da molto tempo che non si inquadrava una situazione meteorologica così interessante.
I venti settentrionali post perturbazione che hanno fatto abbassare già in maniera cospicua le temperature, hanno riportato al Nord Italia il fohn ( vento di ricaduta dalle Alpi) cieli di un azzurro cristallino, residua variabilità al centro sud e, finalmente diremo, temperature sopportabili dappertutto.


Il miglioramento che si è andato instaurando sarà del tutto temporaneo.
Come già detto dal meteorologo Stefano Bernardi, sarebbe in arrivo, infatti, una vera e propria colata di aria artico- marittima in grado di causare un forte peggioramento tra giovedì e venerdì prossimi.Le mappe parlano chiaro.

Le dinamiche che hanno portato la prima perturbazione a scaricare tanta acqua su molte delle regioni italiane, frutto di un richiamo di correnti di libeccio e capaci di caricarsi di moltissima umidità dal mediterraneo, cederanno il posto,
come detto, a un’irruzione artica accompagnata da aria molto fredda e secca in quota e capace di attivare un intenso contrasto termo-barico tra il suolo ancora caldo e umido e le alte quote.


Cosa potrebbe significare tutto questo?
Beh, è presto detto. Possibili temporali di inaudita potenza e, di conseguenza, intense precipitazioni ( che non dovrebbero essere di lunga durata come nel caso degli V-Shaped descritti nello scorso articolo), potrebbero con facilità abbattersi sulle zone interessate.

Attenzione alle grandinate che in alcuni casi potrebbero essere distruttive. Ed è qui che vorremmo si concentrasse ancor di più la vostra attenzione questa volta. Il rischio di grandine grossa e intensi colpi di vento in condizioni come quelle previste esserci soprattutto sul Lazio (senza escludere zone di altre regioni) è da mettere seriamente in conto. L’intenso fronte freddo previsto in arrivo farà nascere, nella linea di convergenza con l’aria più calda preesistente e che vedrebbe in questa regione la zona di maggiore confluenza, una linea temporalesca.

I fortunali potrebbero essere la conseguenza dello sviluppo di supercelle che spesso, come ci ha insegnato la storia della meteorologia e come rimarcato nelle sue esternazioni didattiche Bernardi, sono foriere di fenomeni estremi e finanche tornadici ( attenzione quindi anche a questi ultimi).


Il nord Italia, dopo l’iniziale instabilità, troverà nelle alpi la barriera protettiva ai venti freddi in arrivo e l’instaurarsi sempre più del famoso Foehn, il vento di ricaduta dall’alta catena montuosa che farà vivere nei luoghi interessati dal fenomeno giornate più calde seppur cariche di aria elettrizzata (aumentano in tali occasioni i casi di fastidiose seppur innocue scosse elettriche).
Confermata la caduta della neve sulle Alpi a quote intorno ai 1500 metri e sull’appennino centro settentrionale interno ai 2000 metri e forse anche qualche centinaio di metri in giù.


Attenzione quindi. Fare prevenzione come dice sempre Bernardi può fare la differenza, soprattutto in questi casi.