Arrestati gli autori della rapina del 4 gennaio 2020 all’Ufficio Postale di via Di Sotto
Pescara – La Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del locale Tribunale, dr.ssa Antonella Di Carlo, su richiesta del P.M. dott.ssa Marina TOMMOLINI, nei confronti di S.G., di anni 35, e S.S., di anni 29, entrambi pregiudicati per la rapina perpetrata il 4 gennaio di quest’anno, presso l’Ufficio Postale di via Di Sotto.
Alle ore 8 circa, due soggetti, di cui uno armato di pistola, entrambi con il volto travisato e guanti calzati, dopo aver manomesso la serratura di un ingresso posteriore dell’ufficio postale ubicato in via di sotto di Pescara, si introducevano all’interno della sede dell’Ufficio Postale in quel momento ancora chiuso al pubblico. Immobilizzati con delle fascette strette intorno ai polsi tre dipendenti ed il direttore, si facevano da questi consegnare il denaro contante custodito in una cassaforte e, previa attesa del tempo necessario a disabilitare il sistema di macchiatura, delle banconote poste all’interno dello sportello ATM.
L’allarme veniva dato da alcuni dipendenti dell’ufficio che, nell’accingersi a prendere servizio, si accorgevano della presenza dei malviventi, i quali, consumata la rapina, fuggivano dal medesimo ingresso da cui erano entrati, facendo perdere le proprie tracce. Il bottino veniva quantificato in 145.410 euro.
La Squadra Mobile avviava un’immediata attività investigativa che consentiva di raccogliere elementi di responsabilità a carico di S.S. e S. G., entrambi pregiudicati.
Le risultanze dell’attività svolta veniva trasmessa all’A.G.in una dettagliata informativa di reato nella quale erano compendiati gli elementi raccolti nell’indagine condotta all’indomani della rapina.
Condividendo l’impianto accusatorio della p.g. operante, così come riportato nella richiesta cautelare avanzata dalla Procura della Repubblica, l’ufficio del G.I.P., ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine al delitto di rapina pluriaggravata, nonchè pericolo di reiterazione del reato, disponeva con propria ordinanza la misura della custodia cautelare in carcere a carico di S. G. e S.S..
Questa mattina, personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione alle ordinanze associando in carcere entrambi gli indagati.