Arrivate all’ospedale di Avezzano due “macchinette” per analizzare i tamponi (a noleggio). Ma il “Panther” resta a L’Aquila
«La ASL1 ha da tempo, un macchinario Panther capace di analizzare 500 tamponi al giorno che viene tenuto fermo a L’Aquila
AVEZZANO – Prima che a qualcuno venga in mete di uscire in strada e festeggiare del tutto immotivatamente con tanto di champagne, ci pensiamo noi, con l’aiuto del Consigliere regionale avezzanese del M5S, Giorgio Fedele, a raffreddare gli entusiasmi.
All’ospedale di Avezzano sono arrivate due macchinette per l’analisi dei tamponi Covid, è questa, come direbbe la liturgia di santa madre chiesa cattolica-apostolica, è cosa buona e giusta. Ma sono quelli che processano 192 tamponi al giorno ciascuna, quindi, in totale, 384 tamponi. Il macchinario “Panther” quello che John, l’amico di Marco Marsilio insomma, ha consegnato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila per sbaglio, invece che al San Nicola di Avezzano, è ancora fermo a L’Aquila e a quanto pare non ne vuole sapere di trasferirsi in Marsica. Ricordiamo, quello è il macchinario che, da solo, processa 500 tamponi al giorno. Troppi per la Marsica, evidentemente.
Questo l’intervento del conigliere regionale pentastellato marsicano, Giorgio Fedele, che da giorni piantona l’ospedale per vedere… l’effetto che fa, come diceva il grande Enzo Jannacci: «Sono due giorni che piantono l’Ospedale di Avezzano in attesa dell’arrivo dei nuovi macchinari ed oggi sono stati finalmente istallati. I due macchinari che vedete in foto sono in grado di analizzare in poco più di tre ore 24 tamponi ciascuno, per un totale giornaliero a pieno regime di 200 test al giorno. Ci sono voluti solo 12 mesi di battaglie fatte di denunce, interpellanze, ispezioni, audizioni in commissione, incontri e scontri, perché un problema tanto evidente ed urgente fosse affrontato (ma non risolto) dal governo Marsilio e dalla ASL 1.
È quindi un bene che siano arrivati?
Sì, perché uno dei motivi per cui in Marsica siamo stati costretti a vivere un’emergenza nell’emergenza è stata anche la mancanza della capacità di far fronte alle richieste di tamponi, dovendo mandare in giro fra L’Aquila, Teramo e Pescara, i campioni da refertare con tutti i disagi ed i costi connessi.
La ASL 1 e questa maggioranza hanno però risolto il problema?
Assolutamente no! L’attuale fabbisogno, stimando a ribasso, fra ospedale e territorio è di circa 300 tamponi. Peraltro in un momento di “calma”. Se invece prendiamo la media dei tamponi richiesti, da tutto il territorio marsicano, all’apice della seconda ondata, scopriamo che siamo arrivati anche a punte di 500 tamponi al giorno. Ancora oggi, perciò, saremo costretti a spedire i campioni da refertare in giro per tutta la Regione, tenendo impegnato un mezzo ed il relativo personale a fare i fattorini, subendone i costi che non sono solo quelli del trasporto e subendo gli ovvi ritardi per avere il responso dell’esame. Tutto questo senza contare i tamponi che nei trasferimenti sono andati persi e senza contare che la ASL1 ha a disposizione, già da tempo, un altro macchinario (Panther) con la capacità di analizzare 500 tamponi al giorno e che viene però tenuto fermo a L’Aquila, non viene cioè utilizzato per alcun esame attinente al Covid… ma viene pagato essendo a noleggio!
A questo si deve poi aggiungere che anche i due macchinari istallati oggi ad Avezzano sono presi a noleggio, una prassi questa normale quando si parla di queste tipologie di strumenti, ma il contratto ad oggi sottoscritto dalla ASL1 è di 3 mesi. Nel corso della scorsa seduta della commissione sanità, che avevo richiesto già a novembre 2020 ma che solo adesso è stata celebrata, il Direttore Testa mi ha assicurato che in una settimana i due macchinari lavoreranno a pieno regime. Dubito fortemente che ciò sarà possibile visto che ci vuole tutto il periodo di collaudo e di formazione del personale perché ciò possa accadere. Io non abbasserò di certo l’attenzione solo perché, a voce, mi viene assicurato che non ci saranno ulteriori ritardi. Se necessario, non ho problemi a passare tutti i giorni in Ospedale per una visita di cortesia, in modo da verificare che non sorgano ulteriori problemi e che, soprattutto, i macchinari vengano puntualmente riforniti dei reagenti necessari al loro funzionamento. Allo stesso modo è bene da subito sottolineare che non solo l’intervento è oltremodo tardivo ma che, come ricordato, non copre neanche per intero le necessità del territorio. Mi aspetto che l’Assessore Verì, il Direttore Testa e tutti i rappresentati del centrodestra risolvano questo problema in via definitiva. Dopo 12 mesi non è tollerabile aspettare un minuto di più.
Fatemi aggiungere una piccola nota di colore. Che oggi fosse la giornata buona mi è stato chiaro fin da subito, visto che, al mio arrivo in Ospedale, ho trovato quasi l’intero arco istituzionale in attesa, fra direzione ASL, Comune e Regione. Immagino cosa alcuni dei presenti possano aver pensato quando mi hanno visto arrivare».