Arte collettiva e condivisa con “La Stanza del Colore” dell’artista Anna Seccia a Cepagatti
La stanza del colore è un po’ come dire la stanza dei giochi.
Un luogo dove l’arte/gioco permette di vivere emozioni e situazioni diverse, a volte consapevoli altre no, calandosi ora in un ruolo ora in un altro, rappresentando sulla tela o nei gesti e nelle parole quel sentire profondo e inaccessibile che, come diceva Young, (l’inconscio) si esprime per immagini; l’arte è il ponte di collegamento per la nostra dimensione interiore e la pittura intuitiva, che fa attraversare il ponte, diventa lo strumento per ricontattare le emozioni e per procedere ad una evoluzione e ad una trasformazione.
E’ questo lo scopo dell’happening-performance LA STANZA DEL COLORE che Anna Secchia animerà domenica 17 settembre, dalle ore 10 alle 12, rivolgendo l’attività ai ragazzi dai 7 ai 13 anni, presso il Relais Toulà di Cepagatti, dove si terrà la II edizione dell’Happy Family Day, che andrà avanti fino alle ore 18, organizzato da Kaleidos Eventi di Simona De Lutiis.
La giornata dedicata alla famiglie, vedrà i ragazzi dar vita ad una performance pittorica del gesto libero che permetterà loro di entrare a stretto contatto con l’arte e di raccontarsi attraverso il gesto pittorico e donare gioia.
Non c’è più un solo performer, ma una collettività di performer che con tracce vibranti di colore traducono sulla tela valori universali; l’istinto guida, senza progetto e senza intenzionalità; nella tela si svolge l’evento per convincere che l’arte è nella vita di tutti i giorni.
E’ proprio l’artista a dare una spiegazione: “Nella visione globale dell’’accaduto’ e nell’opera finale, ogni singola voce avrà identità e riconoscimento fondendosi con tutte le altre in modo armonico in un racconto espressivo coloristico che è di tutti. Nel processo di creazione viene a cancellarsi il confine tra artista e partecipanti e l’opera nasce dalla sinergia di diverse pluralità e singolarità. Il risultato finale è una pittura astratta e informale scandita dal fluire del segno e del colore e dalla dinamicità compositiva che esprime la visione di uno spazio in movimento con un’energia narrante capace di raccontare il percorso dell’IO e del TU”.
Artista visiva e relazionale, Anna Seccia, propone nella sua performance un’arte di comunità, una creazione collettiva “dove gli autori sono i protagonisti di questo racconto riversato su tela”; ciò significa che ognuno è “partecipante attivo e spettatore della creazione stessa tramite il processo innescato dall’artista”.
Iniziativa attiva dal 1994, La Stanza del Colore può essere proposta in numerosi appuntamenti e che nel 2013 è giunta alla 55^ Biennale di Venezia, ha come scopo quello di “perlustrare insieme – in un circolare processo di costruzione e de-costruzione del fare pittorico – quello spazio indefinito di interscambio tra dimensione visiva, forme archetipiche e stesura di colore, svelando un racconto di senso comune di memorie, in una progressiva dilatazione della fantasia che, attraverso la fusione di gesti ha prodotto un lavoro, in egual misura, di tutti” come afferma la stessa artista.
Il critico Toti Carpentieri e lo storico dell’arte Giorgio Di Genovariconosconoad Anna Seccia la novità e contestualmente l’efficacia della proposta, da rivolgere sia ad artisti sia a bambini, “per dimostrare che l’arte è davvero portatrice sana di valori quando sconfina nella bellezza profonda della condivisione”.