Asl Chieti. Taglieri: “I numeri confermano la bocciatura di dirigenza e centrodestra”
CHIETI – “Sono i numeri a certificare la bocciatura dell’operato dirigenziale della Asl2.
È inutile che gli esponenti del centrodestra regionale accusino il Comitato Ristretto dei Sindaci della Provincia di Chieti di aver dato un parere politico.
Basterebbe leggere le carte, o vivere la realtà quotidiana degli ospedali del nostro territorio, per avere il polso della situazione e capire che nessuno dei problemi che denunciamo da oltre un anno è stato risolto.
Pesante atto di accusa del consigliere regionale pentastellato Francesco Taglieri
Carenza di personale, precarietà dei contratti di lavoro, obsolescenza dei macchinari e pessima gestione dell’emergenza Covid, sia all’interno delle strutture che nello smistamento dei tamponi.
E con la rete ospedaliera disegnata da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia le cose sembrano destinate a peggiorare.
Assistiamo ad un continuo accentramento dei servizi a discapito delle aree lontane dai grandi centri abitati, specialmente nella parte sud della provincia, che verranno abbandonate a loro stesse.
Tutto questo è inaccettabile”.
Ad affermarlo è il Consigliere regionale M5S e Vicepresidente della Commissione Sanità Francesco Taglieri.
“Questo territorio – prosegue – ha un bacino di utenza di 396mila abitanti, con un’estensione di circa 2500 km² e una conformazione molto particolare.
Ci sono aree isolate in cui già adesso la Asl fatica a rispettare i tempi massimi previsti dalle normative per intervenire in caso di emergenza.
“Inutile il rimpallo di responsabilità della regione con i Sindaci della zona”
Nonostante queste problematiche note a chiunque, la linea politica non cambia, come confermano i numeri della distribuzione dei reparti e dei posti letto su tutta la provincia.
Ad oggi il 60% delle UOC (Unità Operative Complesse) sono nell’area di Chieti, contro il 21% a Lanciano e il 19% a Vasto, mentre il dato arriva addirittura al 70% parlando delle UOS (Unità Operative semplici), con Lanciano e Vasto relegate al 16% e al 14%.
Solito discorso vale per i posti letto (54% Chieti, 26% Lanciano, 20% Vasto), e per i posti letto in Day Hospital (57% Chieti, 24% Lanciano, 19% Vasto).
Forte squilibrio fra Chieti e il resto della provincia
È un quadro disarmante, che conferma uno squilibrio che denunciamo da mesi e che è destinato a consolidarsi in caso di approvazione della nuova rete ospedaliera, sul cui destino nessuno è in grado di dare risposte.
Non stiamo chiedendo miracoli – conclude Taglieri –. Le nostre richieste riguardano servizi essenziali che andrebbero garantiti, sia per i pazienti che per il personale.
Soprattutto, pretendiamo che siano dati pari diritti a tutti i cittadini abruzzesi e della Provincia di Chieti, con una gestione ben più funzionale della macchina sanitaria.
È inutile che adesso, nel pieno della campagna elettorale per le elezioni amministrative, si ascoltino esponenti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, al governo di Regione Abruzzo, fare promesse per il proprio tornaconto elettorale.
“Con questi dati il governo regionale dovrebbe chiedere scusa ai cittadini”
Loro già da tempo avrebbero dovuto presentare la rete ospedaliera, il piano sanitario regionale e la rete territoriale, per garantire una sanità di qualità ai cittadini e ai nostri territori.
Visto quanto emerge dai dati e dalle conclusioni del Comitato Ristretto dei Sindaci, è evidente che non stiano svolgendo al meglio il proprio lavoro.
Di fronte a una situazione di questo genere dovrebbero avere il buongusto di chiedere scusa e lasciare il posto ad altri invece di fare vuota propaganda”.