Aspettando la 18^Biennale Architettura 2023. “Uccellaccio” a Ripa Teatina: attivazione site specific di “Spaziale presenta”
In attesa del Padiglione Italia alla 18^Biennale Architettura 2023, che si terrà a Venezia nel prossimo aprile 2023, si segnala un’iniziativa UCCELLACCIO, titolo della quarta delle nove attivazioni site-specific di “Spaziale presenta” che verrà allestita a Ripa Teatina in provincia di Chieti, Abruzzo.
La prima POST DISASTER ROOFTOPS EP04 allestita a Taranto, la seconda TERRAFORMA, la terza SOT GLAS a Trieste; le altre, a seguire quella di Ripa Teatina, verranno proposte fino ad aprile 2023, come fase propedeutica alla realizzazione di “SPAZIALE: OGNUNO APPARTIENE A TUTTI GLI ALTRI” che è il progetto del collettivo Fosbury Architecture (Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino, Claudia Mainardi) per il Padiglione Italia alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
In particolare, questa quarta attivazione vede come progettista il collettivo di architettura HPO (Alessandro Argentesi, Luca Cei, Mara Femia, Filippo Ferraro, Gregorio Giannini, Gabriele Giau, Giulio Marchetti, Oreste Montinaro, Dario Rizzi, Riccardo Simioni, Giorgio Scanelli) e come advisor la scrittrice Claudia Durastanti. Incubatori del progetto saranno il MAXXI L’Aquila e il Comune di Ripa Teatina.
A Ripa Teatina, un paese nell’entroterra abruzzese che conta 4000 abitanti, era il 1973 quando venne posata la prima pietra di un’opera che ancora oggi resta incompiuta. Dopo cinquant’anni e svariati tentativi di completamento alternati a ipotesi di demolizione, quell’edificio abbandonato a se stesso, rimane, per la sua comunità, una presenza tanto scontata quanto invadente.
In una prospettiva di pacificazione e disvelamento, il progetto si propone come occasione per immaginare un nuovo processo di riattivazione partecipato, capace di addomesticare l’“ecomostro” che così tanto ha segnato la vita di quel territorio.
I curatori, Fosbury Architecture, sostengono che “in architettura non esiste una controparte positiva al costruire. La demolizione non è un processo in sé, ma solo l’ineluttabile conclusione di una parabola” e credono che “ la decostruzione e lo smontaggio selettivo possano coltivare un futuro, anche economico, di rigenerazione sostenibile”.
Essi hanno una visione allargata e condivisa del progetto Padiglione Italia che pone le sue basi su tre concetti: ARCHITETTURA sia un concetto che va oltre la semplice costruzione di manufatti; PROGETTAZIONE sia sempre il risultato di un lavoro collettivo e collaborativo, che supera l’idea dell’architetto-autore e lo SPAZIO sia inteso come luogo fisico e simbolico, area geografica e dimensione astratta, sistema di riferimenti conosciuti e territorio delle possibilità.
Le nove istallazioni che verranno preparate in altrettante città italiane saranno le analisi dei territori, rappresentandone “SPAZIALE: OGNUNO APPARTIENE A TUTTI GLI ALTRI” all’interno del Padiglione Italia dal 20 maggio al 26 novembre 2023 a Venezia, la sintesi formale e teorica, restituendo una diversa e originale immagine dell’architettura italiana nel contesto internazionale.
Le nove istallazioni verranno narrate nel sito web www.spaziale2023.it e nell’account Instagram @spaziale.presenta .
In una conferenza stampa dedicata che si terrà tra febbraio e marzo 2023 saranno resi noti i dettagli del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2023.