Assistenza scolastica per diversabili: “L’attività didattica non riparte: una vergogna!”
L’AQUILA – Un’ultima analisi sul rientro scolastico è dedicata dalla FP CGIL. In quest’ultima analisi, puntiamo il focus sugli studenti che sicuramente potrebbero soffrire più di tutti la mancanza di adeguati servizi, ovvero i ragazzi con disabilità. Questa l’analisi:
“Oggi è il primo giorno di scuola e per oltre 100 studenti e studentesse, i più fragili di tutti, il Comune dell’Aquila non garantisce l’erogazione del servizio di Assistenza Scolastica per l’autonomia e la Comunicazione dei Diversamente Abili.
Infatti con determina Dirigenziale n. 3386 del 31/08/2020, l’Amministrazione Comunale ha affidato la gestione del servizio in favore del Raggruppamento temporaneo Società Cooperativa Pars Onlus e Società Cooperativa Medihospes, il quale avrebbe dovuto, una volta assunte le lavoratrici ed i lavoratori in forza alla Cooperativa cessante, garantire l’assistenza scolastica agli studenti ed alle studentesse diversamente abili.
Da notizie apprese fin’ora, invece, detto fondamentale servizio non è stato attivato, generando disagi agli studenti interessati, alle loro famiglie, al personale scolastico e, non ultimo, ai 75 lavoratori e lavoratrici addetti da anni al servizio.
Quanto sta accadendo in queste ore è, a parere delle scriventi, un fatto gravissimo e inaccettabile soprattutto in una fase in cui, dopo 7 mesi di interruzione delle attività didattiche in aula ed in piena emergenza sanitaria, si sarebbero dovute garantire le necessarie condizioni per favorire una corretta ripresa delle attività, ancor più nei confronti delle categorie di studenti più fragili.
A ciò si aggiunga che la quasi totalità degli studenti e studentesse interessati al predetto servizio, sono stati impossibilitati, a causa della pandemia, a proseguire, anche da remoto, le attività durante la fase emergenziale da marzo a giugno; conseguentemente il personale educativo è stato collocato in FIS con i conseguenti disagi reddituali che ciò ha comportato.
Risulta, a stamane, che numerosi studenti e studentesse non sono stati posti nelle condizioni di iniziare l’attività scolastica con conseguenti gravi disagi per le famiglie e per il benessere dei bambini e dei ragazzi. Tale condizione non può essere che discriminatoria e lesiva dei diritti di cittadinanza in piena violazione degli artt. 2, 3 e 38 della Costituzione.
Le scriventi OO.SS., al fine di accertare le responsabilità per l’interruzione del servizio pubblico, si vedranno costrette ad interessare le Autorità competenti per poter garantire una immediata ripresa delle attività didattiche, oggi interrotte, a tutela e garanzia dei diritti dei bambini, delle bambine, dei ragazzi, delle ragazze, delle loro famiglie e delle lavoratrici e dei lavoratori.
Ulteriore gravissima conseguenza di ciò che sta accadendo, è che i 75 lavoratori e lavoratrici sono stati lasciati a casa nonostante il costante e proficuo impegno dimostrato dagli stessi in questi anni nella gestione del servizio e nella cura delle studentesse e degli studenti loro affidati, infrangendo così l’entusiasmo e le aspettative per una pronta ripartenza. Lavoratrici e lavoratori ai quali è stato impedito di poter svolgere il proprio lavoro e dunque garantire il diritto alla ripresa delle attività in favore delle categorie più fragili degli studenti.
Tale condizione sta generando anche nei confronti degli addetti al servizio confusione e preoccupazione, a causa dell’approssimazione con cui è stato gestito un così delicato cambio d’appalto per la garanzia di un diritto fondamentale.”