Atto ufficiale della Asl1: Martedì 30 giugno riaprono i Ppi di Tagliacozzo e Pescina

TAGLIACOZZO – La comunicazione ufficiale della riapertura dei PPI, è pervenuta stamattina ai sindaci di Tagliacozzo e Pescina, Giovagnorio e Iulianella.

«Un atto tardivo, in una situazione mal gestita – affermano i due primi cittadini – e nulla di più di quanto dovuto per legge. Nessun regalo – continuano – nessuna graziosa concessione. Il provvedimento doveva essere adottato molto prima e non dopo le manifestazioni popolari partecipate da gente di centro, di destra e di sinistra, che hanno segnato ed esaltato la inadeguatezza politica e manageriale di quanti hanno gestito una situazione delicatissima e pericolosa. Situazione, questa, che ha minacciato molto da vicino la salute di chi paga salatissime tasse per ottenere la garanzia di un servizio sanitario disponibile ed efficiente».

C’è molta amarezza e malcontento tra i sindaci marsicani, per l’umiliante e rancoroso trattamento riservato a questo territorio dai vertici dell’azienda sanitaria e della politica regionale, enti che guidano le scelte prioritarie di tutela della salute pubblica. Un territorio, quello marsicano, abbandonato a sé stesso o, peggio ancora, volutamente penalizzato nell’organizzazione dei servizi ai cittadini.

I Sindaci di Tagliacozzo e Pescina, Giovagnorio e Iulianella

«Ora terremo alta l’attenzione – concludono Giovagnorio e Iulianella – nel monitorare gli impegni assunti lo scorso 9 giugno dal direttore generale, Roberto Testa, il quale, oltre alla riapertura dei due Ppi, assicurò il potenziamento dei servizi dedicati delle due strutture periferiche, in un’ottica di messa in rete dei presidi ospedalieri marsicani e di rivalutazione nazionale della sanità locale».

Per chi ama il sortilegio, la cabala, il maleficio e financo la stregoneria, si fa notare come l’atto ufficiale della Asl sia arrivato a destinazione dei sindaci il giorno 17 e, come la riapertura dei due Ppi, cada di martedì. Un antico adagio popolare recita: “Né di Venere né di Marte, non si sposa e non si parte e non si dà principio all’arte”. Massima allerta, sindaci!

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