Avezzano. “Dalle effigi mariane all’uomo”. Gli appuntamenti con Associatio Minervae e Pro Loco.
AVEZZANO – Il cartellone degli “Eventi di Natale” predisposto dalla Pro Loco Avezzano apre il 2020 con due temi solo apparentemente contraddittori: il primo appuntamento è una esposizione di effigi mariane provenienti da diverse località della Marsica e dell’Abruzzo “Il Rosario degli Artisti”; il secondo è la presentazione di un libro di poesie dal titolo “Sogni di un uomo” del rifugiato politico Soumaila Diawara.
Nella sua prima uscita, l’esposizione di effigi mariane “Il Rosario degli Artisti” si tiene dal 2 al 6 gennaio presso la sede Proloco di Via Corradini; allestita dal gruppo Associatio Minervae di Avezzano, è il risultato parziale (poiché la collezione verrà nel tempo arricchita di altre opere) di un progetto che, particolarmente caro alla fondatrice e presidente dell’associazione, Antonina Cofini, prevede la scelta – da parte degli artisti partecipanti – di una chiesa e della relativa immagine della Madonna che essa conserva. Quindici artisti hanno risposto alla chiamata e – ciascuno con propria tecnica e modalità rappresentative – hanno consegnato in brevissimo tempo le loro opere: dalla Madonna del Lago di Scanno alla Madonna Addolorata della Parrocchia di S. Giovanni Decollato, dall’uncinetto alla tempera, all’olio all’acrilico; fedeli riproduzioni o personali rivisitazioni, le opere si pongono come iniziale punto di riferimento per chi volesse approfondire le conoscenze anche di arte sacra del territorio: una preziosa chicca da non perdere, soprattutto se, nella visita, incontrate la Presidente che avrà a cuore di presentare in modo dettagliato e interessante le particolarità di ciascun’opera presente nella collezione.
Ricordiamo che l’Associatio Minervae, composta da 14 donne, è presente sul territorio da quattro anni ed ha al suo attivo due significativi eventi: il primo è stata la mostra “Marsi dipinti – dipinti Marsi”, esposta l’anno passato presso la galleria Ipercoop le cui opere sono state prodotte a partire da precisi e attendibili fatti storici documentati da testi letterari; e il secondo, proprio questa mostra sulle effigi mariane che la Proloco ha avuto l’onore di ospitare presso la sede espositiva. La presentazione del libro di poesie “Sogni di un uomo” del rifugiato politico Soumaila Diawara si terrà invece, sabato 4 gennaio alle ore 16,30 presso la Sala Riunioni del Palazzo Torlonia. Il poeta è un rifugiato politico di 32 anni, proveniente dal Mali, laureato e attivamente impegnato nella lotta per la liberazione del suo paese dall’imperialismo occidentale. Oltre all’autore, saranno presenti, oltre all’autore, Federico Tudico, presidente Pro Loco Avezzano; Ilio Leonio, presidente Unicef – Provincia di L’Aquila; Gino Milano, presidente Associazione Rindertimi; proprio quest’ultimo ha risposto ad alcune domande che gli abbiamo rivolto per sapere meglio di questo giovane, impegnato poeta.
Gino Milano ha confermato che “la sua esperienza è di certo, tra le più significative del genere” ma che bisogna stare attenti alla definizione di rifugiato politico perché “lui è una persona che incarna lo studio fatto, la sua sensibilità e immediatamente ha messo in pratica, ancor giovane, ciò che aveva appreso studiando: il diritto alla libertà e alla dignità per tutti. Però non gli è stato permesso di esprimersi ed è dovuto fuggire”. Ha poi continuato a lavorare sulle cose nelle quali credeva anche presso i luoghi dove ha abitato, “per prima cosa, portando non solo testimonianza vera ma anche mettendo in pratica quei principi che aveva maturato nel corso degli studi e della sua esperienza; e poi, è riuscito a fare di questa sua esperienza politica non una scelta a favore o contro la violenza, a favore o contro la pace ma a farne un elemento di sentimenti per cui le sue poesie sono dei sentimenti sulla dignità dell’uomo”. Si delinea perciò, nell’autore, la dimensione di un nuovo umanesimo in cui sono forti e presenti sentimenti essenziali, propri dell’uomo e di tutti gli uomini. E Soumaila Diawara li narra con la sua poesia; “credere nell’uomo in maniera poetica” questa è la grandezza dei suoi testi. La formazione politica di certo influisce sulla sua produzione artistica; “il porre attenzione ai sentimenti dell’uomo in chiave societaria, ripropongono dei principi comunitari che non sono mai morti e che oggi si presentano sotto diverse vesti (vedi le piazze che si riempiono di persone) perché “sono insiti nella storia societaria dell’uomo”. Nella sua poesia i principi, i valori, le lotte come manifestazioni di questa storia, “non diventano violenza né pacifismo idealistico”, piuttosto, “rappresentano un’aspirazione dell’uomo”; stelle polari che guidano pensiero e azione? Di questo ci dirà il poeta con i suoi versi.