Avezzano Calcio: domenica amara
Avezzano – La riscossa avezzanese riparte, dopo il pari riagguantato all’ultimo secondo, con la partita in casa contro la Sangiustese. Posta in palio pesante, vista l’esigua differenza in classifica. Campo pesante, anche se soleggiato, che non renderà facile la partita.
Nei primi 20 minuti le due squadre si studiano, ma affondi decisivi non ce ne sono. Ma al minuto 24 il portiere dell’Avezzano Calcio Camerlengo a vuoto, sorprendendo la sua difesa e regalando a Buonaventura lo 0-1.
Biancoverdi che cercano la reazione, la l’unica azione degna di nota è al minuto seguente del vantaggio avversario, con le forti proteste per un probabile rigore negato dall’arbitro ai marsicani. Al 39esimo Avezzano sfortunata, bel cross dalla sinistra, colpo di testa di Quatrana, traversa e palla che carambola su Agate, ma la palla finisce in mano al portiere avversario sorpreso ma fortunato. Finisce il primo tempo 0-1.
Secondo tempo che vede rientrare le due squadre con meno aggressività rispetto al finale di primo tempo. Le due squadre si aspettano, anche se i biancoverdi cercano maggiormente la giocata. Al 14esimo infatti l’Avezzano Calcio pesca un altro palo su colpo di testa da punizione. Sangiustese che allora alza i ritmi, sfiorando la doppietta con Buonaventura, evitata dalla parata di Camerlengo che si rifà dell’uscita che ha causato il primo gol. Al minuto 19′ l’arbitro, già notevolmente fischiato per decisioni dubbie, regala la superiorità numerica agli ospiti dando un secondo giallo decisamente inaspettato a Masini. Avezzano in 10.
Sangiustese che allora si rilancia all’attacco, e Buonaventura sfiora ancora una volta la doppietta, con un destro a fil di palo ma dal lato sbagliato. Avezzano Calcio che non ci sta a regalare la giornata e rischia di riaprirla col gran mancino di Kras che sibila affianco al palo. Altra occasione pericolosa capita poi sui piedi di Quatrana, ma il portiere ospite è attento. Gli sforzi dei biancoverdi non portano a nulla. Decide l’errore di Camerlengo, Sangiustese che vola a +5 rispetto ai biancoverdi. Salvezza che si fa complicata per la squadra di mister Mecomonaco. Dalla curva nel finale cori di protesta nei confronti del Presidente Paris.
Ai nostri microfoni mister Mecomonaco, reduce dalla squalifica rimediata nella giornata precedente, ha risposto così:
D: Partita di sofferenza: errore di Camerlengo, espulsione di Masini, due pali e infortunio di Quatrana. Come si esce da questa situazione?
Mecomonaco: Non è semplice, ovviamente. Sotto l’aspetto mentale è una bella mazzata, però chi gioca a calcio sa che deve tirare fuori il carattere e gli attributi, altrimenti da questo momento non se ne viene fuori Ripeto, questa partita non meritavamo di perderla; non dico che dovessimo vincerla, ma almeno il pareggio ci stava tutto. Poi è normale che vai sotto di un gol e diventa tutto difficile.
D: Il calendario continua in maniera proibitiva per i prossimi incontri: quale teme di più?
M: Non dobbiamo guardare il calendario, dobbiamo giocare partita dopo partita, e cercare di ottenere il massimo. Anche perché ci sono molte squadre davanti a noi, quindi il calendario per noi sembrerebbe tutto in salita. Io sono convinto che questa squadra possa giocarsela in tutti i campi. E’ normale che in questo momento qualche problema c’è, soprattutto sotto l’aspetto mentale, e questa era una partita che ci poteva sicuramente sbloccare in maniera definitiva. Non l’abbiamo fatto, dobbiamo voltare pagina. Se poi vogliamo invece contestare tutto, io sono qui davanti, non scappo e mi prendo le mie responsabilità, fermo restando che sono appena tornato e non pretendo di avere la bacchetta magica. La società non vuole assolutamente retrocedere, io tanto meno e la squadra nemmeno. Dobbiamo andare avanti partita dopo partita per tirarci fuori dalla retrocessione. Sarà una sofferenza fino alla fine.
D: Proprio in clima di contestazioni, ultima domanda: dirigenza e squadra contestati. Cosa sente di rispondere ai tifosi?
M: I tifosi possono legittimamente contestare, perché quando non arriva il risultato c’è poco da dire. Fino a quando la contestazione è civile io sono qui, ripeto, non scappo. I tifosi, come noi, vorrebbero vincere tutte le partite; in questo momento non ci viene, voltiamo pagina e pensiamo alla prossima partita.