Avezzano calcistica in festa per la promozione in “D”. Ma sul futuro della società biancoverde c’è un grosso punto interrogativo
AVEZZANO – È festa in casa Avezzano Calcio che ieri ha raggiunto matematicamente la promozione in serie D con un turno di anticipo.
La squadra di Tonino Torti ha battuto nettamente (4-0) la Bacigalupo Vasto ed è tornata meritatamente nel quarto campionato nazionale dopo che, due anni fa, era stata retrocessa dalla stessa causa Covid (campionato interrotto molte giornate prima della fine e l’Avezzano si sarebbe tranquillamente salvata).
Quello fu un vero e proprio scandalo calcistico al quale nessuno dei piani alti della Federazione seppe, però, dare una giustificazione.
Adesso giustizia è stata fatta perché mai nessuno ha potuto digerire in questi anni una decisione cervellotica come quella.
Una macchina da gol che rischia di restare il bel sogno di una stagione
La stagione dei biancoverdi è stata a dir poco esaltante, una squadra costruita per vincere sin da subito, una capacità realizzativa con numeri stratosferici (78 gol segnati in 33 giornate e con 90’ ancora da giocare).
Un campionato dove nessuna delle contendenti è stata mai capace di mettere in discussione questa macchina schiaccia sassi.
Ci hanno provato a sprazzi e senza una giusta continuità L’Aquila e Giulianova, ma nessuna delle due alla fine è riuscita nell’intento.
Gli altri, invece, hanno chinato il capo solo leggendo i nomi che componevano la rosa biancoverde.
Ieri pomeriggio, alla fine della partita, lo stadio intero ha festeggiato la squadra in mezzo al campo, mentre le strade principali della città iniziavano ad animarsi di tifosi con bandiere e sciarpe al collo.
Ora però a distanza di 24 ore e a festeggiamenti quasi conclusi viene il bello. Ossia capire quale sarà il futuro e le strategie che verranno messe in campo per il prossimo campionato.
Il Presidente Paris ha da tempo affermato che intende lasciare o quantomeno non gestire da solo
Il presidente Paris ha detto chiaramente che non vuole rimanere da solo alla guida della società ed è alla ricerca di soci finanziatori.
Ha provato ad indicare vari personaggi come futuri presidenti ma nessuno ha inteso accettare l’incarico, l’azionariato popolare procede ma molto lentamente rispetto ai numeri che erano stati dichiarati in fase di presentazione e soprattutto i tifosi vogliono sapere che ruolo giocherà l’Avezzano in serie D.
Certamente una squadra del genere potrebbe ben figurare anche in quella categoria, bisognerà però sapere chi rimarrà e chi invece andrà via alla ricerca forse di ingaggi più cospicui o di nuove sfide professionali.
Capitolo allenatore e direttore sportivo. Torti meriterebbe la riconferma così come il ds Ridolfi, ma nessuno dei due ha ancora sciolto le riserve.
Attendono entrambi notizie dalla società ed anche loro vorranno sapere quali saranno gli obiettivi per la prossima stagione.
Il tempo corre il prossimo campionato inizia a settembre. Il futuro si fa adesso
Certo è che non potranno aspettare a lungo e sapere solo all’ultimo momento quale sarà il loro destino perché potrebbe arrivare qualche altra società e portarli via senza colpo ferire.
E poi la squadra va costruita adesso, magari andando a pescare qualche giocatore interessante visto da altre parti (e ce ne sono di bravi, soprattutto se parliamo di under).
Bisogna fare presto prima che i giocatori migliori possano finire in altre società
Rimaniamo dunque in attesa di questi incontri e da lì si dovrà ripartire con idee chiare ed obiettivi definiti. In ultimo anche la politica si è ricordata di questa promozione.
Addirittura si è scomodato il presidente della giunta regionale Marsilio (si quello dei marsicanesi…) ed il Comune di Avezzano nelle persone dell’assessore Di Stefano e del presidente della commissione sport Simonelli.
Entrambi puntano ai fondi del PNRR per migliore lo stadio e renderlo un impianto più moderno e funzionale.
Che il prossimo campionato si riesca a vedere un bel fondo sintetico allo stadio dei Marsi, una tribuna dove non entra l’acqua ad ogni temporale ed una curva coperta? Mah, chi vivrà vedrà.
PS: Cari politici ricordatevi però che il prossimo campionato inizierà a settembre o giù di lì quindi i tempi sono davvero stretti.