«Avezzano Città Giardino ormai è solo un ricordo». Lettera-denuncia di Augusto Di Bastiano (CgdC) a Verdecchia e Di Berardino
AVEZZANO – Negli anni ’70 e ’80, nelle guide turistiche, si poteva leggere la definizione di Avezzano come una “Città Giardino”. Nella spiegazione si parlava delle estese alberature in tutto il territorio comunale.
Era una rarità, quantomeno un caso molto particolare in Italia. Ora il caso è ancora particolare, ma è diventato… patologico.
Le ultime amministrazioni comunali, chi più chi meno, fra potature quantomeno discutibili e progetti di riassetto urbano, di quegli alberi hanno fatto strage.
Una lettera denuncia in tal senso è stata inviata al Sindaco F.F. Domenico Di Berardino, e all’assessore al verde per antonomasia, Roberto Verdecchia, oltre che al dirigente De Santis, da Augusto Di Bastiano, coordinatore del Centro Giuridico del Cittadino di Avezzano.
Di Bastiano ricorda quella città e, soprattutto, ricorda gli esiti dello studio che il Comune affidò sul verde pubblico all’Istituto Superiore Agrario “Serpieri” di Avezzano.
La lettera inviata da Augusto Di Bastiano al Comune di Avezzano
Così argomenta Di Bastiano nella sua lettera.
«Il percorso di analisi del CGC inizia da una delle vie principali della città Via Corradini e per farlo si avvarrà del “CONTRIBUTO TECNICO ALLA PROGETTAZIONE E ALLA GESTIONE DELLE ALBERATURE DI VIA C. CORRADINI NEL COMUNE DI AVEZZANO (AQ)” redatto dall’Istituto Serpieri di Avezzano.
“i due filari arborei si presentano molto destrutturati con alberi disposti in modo molto disordinato sia nella composizione delle specie che nella fisionomia assunta.”
“purtroppo le sostituzioni sono state eseguite senza un disegno progettuale, pertanto si evidenzia un ammasso di specie diverse senza un ordine preciso”
Le due frasi che riporto sono parte integrante di uno studio fatto nel gennaio del 2019 nell’ambito del programma di alternanza scuola-lavoro, tra il Comune di Avezzano e l’Istituto di Istruzione Superiore “A. Serpieri”, lavoro coordinato dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Paola Angeloni (nel frattempo trasferitasi) e dal Prof. Ruffino Sgammotta.
«Un lavoro ben fatto quello del “Serpieri” ma rimasto sulla carta. Spero ci sia la volontà politica di attuarlo»
Un lavoro professionalmente ben fatto ma che è rimasto sulla carta e da questa analisi ne scaturisce una proposta di progettazione e leggiamo:
Il quadro generale relativo alla disposizione degli alberi e alle condizioni ambientali di crescita che ne è derivato consente di affermare che l’alberatura di Via Corradini necessita di una progettazione per ripristinare, in tempi brevi, una fisionomia ordinata e funzionale in termini di struttura e di composizione specifica.”
Allego lo studio fatto dal Serpieri nel 2019, mi aspetto che l’assessore chiami l’attuale Dirigente scolastica professoressa Di Sabatino Cristina ed il Prof. Ruffino e passi alla attuazione del progetto.
Il progetto per essere attuato necessita di volontà politica e la progettazione esecutiva e a settembre si potranno iniziare i lavori e un nuovo inizio per la “città giardino“».
Il nostro contributo di idee e di… memoria storica
Ha ragione Di Bastiano. Il momento di tornare alla “Città Giardino” è arrivato.
Dopo anni, oltre un decennio, passato a “resecare” alberi e marciapiedi per fare anelli veloci per le auto, improbabili isole pedonali, piazze in stile Abu Dhabi in.. altura, ora è il casa di tornare al buon senso.
Per non parlare, e in questo ce ne raccomandiamo molto, che se di giardino si parla, che si parli di alberi in legno e vegetazione.
Altri “pali” metallici e coperture a ricordare il fogliame, come Piazza del Mercato alla quale possiamo attribuire il titolo di “Piazza più brutta del Mondo” senza tema di smentita, non saranno tollerati.
Nostalgici della città vecchia? Forse si. Nostalgici del modo di Amministrare di Sindaci elevati e illuminati come Sergio Cataldi e Mario Spallone? Sicuramente si.
E allora il nostro contributo a questo dibattito è costituito dalla memoria storica di questa città.
Vi proponiamo immagini di Avezzano di almeno sessant’anni fa. Guardatele bene, stampatele nella vostra memoria, poi uscite e andate in giro, negli stessi luoghi, oggi. Poi confrontatele. Siamo certi che la nostalgia pervaderà anche voi.
Insieme vi proponiamo lo studio fatto da docenti e ragazzi, sì “ragazzi”, del “Serpieri” di Avezzano. Leggetelo e seguitelo passo passo.
Alla fine i conti torneranno, al di là di polemiche e stupide partigianerie.