Avezzano, conferenza di presentazione del saggio del Prof. Stefano D’Andrea
AVEZZANO – È mai esistita un’Europa unita? E oggi si può affermare, alla luce delle tante diversità di posizioni politiche, economiche e sociali tra i paesi membri, che esiste nel concreto, un organismo composto da 27 paesi membri che viene definita Unione Europea? Quando e come è nata l’Unione Europea? Che ruolo ha avuto ed ha oggi l’Italia? Si può pensare “in grande” superando le attuali concezioni retoriche di unità europea e quelle di dispotismo illuminato?
Sono domande alle quali fornisce un’articolata risposta il saggio del Prof. Stefano D’Andrea “L’ITALIA NELL’UNIONE EUROPEA. TRA EUROPEISMO RETORICO E DISPOTISMO ‘ILLUMINATO’” edito da Rubbettino che verrà presentato mercoledì 8 giugno alle ore 16 nella Sala “A. Picchi” del Palazzo ex Arssa.
Al tavolo di presentazione, insieme all’autore, l’Ing. Giuseppe Angelosante, in veste di coordinatore, il Prof. Ilio Leonio, ex Dirigente Scolastico, il Dott. Luigi Piccirilli, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, l’Avv. Luigi Ranalletta, Vice Presidente della Camera Penale di Avezzano.
Il Prof. Stefano D’Andrea docente universitario di Diritto Privato, autore di studi monografici pubblicati sulle più importanti riviste di Diritto privato italiano, presenta i risultati di uno studio approfondito, sostenuto da una ricerca meticolosa degli aspetti politici, tecnici, economici e giuridici, che sono a fondamento dei Trattati e dei Regolamenti sui quali si regge l’intero impianto dell’Unione Europea.
Il volume di 370 pagine, diviso in sei capitoli offre una vasta e articolata trattazione della posizione dell’Italia sin dai primordi della costituzione della CEE prima e della UE dopo; una posizione non facile che nel suo procedere mostra tutte le instabilità e la difficile ricerca di punti di equilibrio che risultano essere troppo lontani o inutili.
Nella disamina il Prof. D’Andrea va oltre le posizioni stereotipate e scontate che di solito si incontrano nei dibattiti sulla Italia in Europa e permette di riconsiderare le diverse ragioni e i complessi impianti che hanno portato l’Italia all’interno dell’Europa Unita, superando le convenzionali narrazioni che connotano le vicende dell’Europa Unita.