Avezzano. Emergenza Covid. Babbo, Lanciotti e Panei: «Di Pangrazio non ha il coraggio di chiedere il Commissario alla Asl1»

«A noi interessa non creare difficoltà ai cittadini non a una parte politica»

AVEZZANO – L’opposizione consiliare al Comune di Avezzano esce allo scoperto e spiega il perché non ha votato il documento proposto dal Sindaco, Giovanni Di Pangrazio, nel Consiglio di due giorni fa.

Lorenza Panei, Mario Babbo e Stefano Lanciotti, infatti, evidenziano, in un documento che pubblichiamo integralmente, come il documento proposto non contenga alcuna soluzione e, soprattutto, come non vi sia una effettiva volontà di chiedere il commissariamento della dirigenza Asl1 e, fra l’altro, nemmeno una chiara indicazione di chiedere l’intervento di Esercito, Protezione civile e associazioni umanitarie, per far fronte all’attuale dilagare della pandemia Covid ad Avezzano e nella Marsica.

Questo il durissimo “J’Accuse” dei tre consiglieri di opposizione nell’assise civica di Avezzano: «Tutta la Provincia, e in particolare la nostra Marsica, è piegata da una crisi severa, ulteriormente aggravata da un’incapacità palese della Direzione ASL e della Regione. Da tutte le parti in campo si chiedono le dimissioni del manager Testa: solo Di Pangrazio e la sua maggioranza ritengono che questo non sia il momento di cercare responsabilità.

Nel documento approvato dal Consiglio comunale a maggioranza ci siamo sentiti di votare contro per un motivo preciso: quel documento doveva contenere la richiesta di commissariamento per la ASL. Diversamente si sarebbe votato un documento scontato, con enunciazione di principi condivisibili ma senza alcuna soluzione per l’attuazione degli stessi. Per fare gli amministratori bisogna raccogliere consensi, per essere amministratori bisogna porre in essere atti coraggiosi ed a volte “sconvenienti”.

Normalmente, in una azienda privata, quando la proprietà riscontra un cattivo andamento, per risolvere il problema, riorganizza i vertici aziendali. Non è dato capire perché, in una azienda pubblica quale la ASL, che sta creando innumerevoli problemi ai suoi proprietari, i cittadini, ciò non possa avvenire. In fin dei conti un commissario con poteri straordinari avrebbe la possibilità di attuare in poco tempo una strategia per aumentare posti letto ed assumere personale, così da venire incontro alle esigenze degli utenti cercando di recuperare il tempo sprecato.

Capiamo che per arrivare a tanto ci vuole coraggio, quello che noi siamo sempre disposti a mettere in campo. Abbiamo provato a chiederlo in tutti i modi, perché è giusto e perché lo chiedono in molti, utenti e operatori, ma non siamo stati ascoltati. Volevamo che il Comune di Avezzano si presentasse con questa chiara indicazione dinanzi agli altri Sindaci della Marsica. Il Dott. Di Pangrazio, invece, pur dichiarandosi favorevole, ma solo a parole, rispetto alla nostra chiara richiesta di commissariamento della ASL, quando si è trattato di formalizzare l’emendamento da noi proposto in tal senso, ha dichiarato di “non voler mettere in difficoltà una parte politica” del consiglio comunale, riferendosi chiaramente a quella che governa la regione ed alla quale è spettato il compito di nominare il Manager Testa. Questo atteggiamento ha impedito l’assunzione di un atto di responsabilità doveroso nei confronti della nostra città e del territorio marsicano. A noi non interessa “non mettere in difficoltà una parte politica”, qualunque essa sia, a noi interessa non mettere in difficoltà i cittadini». Mario Babbo, Stefano Lanciotti e Lorenza Panei.

Giovanni Di Pangrazio

I passaggi fondamentali del “Documento Di Pangrazio” a cui fanno riferimento i tre sono i seguenti: «IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E TUTTE LE AUTORITÀ POLITICHE E AMMINISTRATIVE, CIASCUNO PER LE PROPRIE COMPETENZE, AD ADOPERARSI E A VIGILARE AFFINCHÉ .SI REALIZZINO NELL’IMMEDIATO I SEGUENTI INDISPENSABILI INTERVENTI:

(…OMISSIS…)

  • richiedere interventi specifici di Organizzazioni di carattere umanitario, anche internazionale, all’interno della progettualità già disposta o da disporsi sul territorio, come già avvenuto in alcune aree del Nord Italia, in occasione della prima ondata della pandemia;
  • proporre l’intervento di Ispettori Ministeriali al fine di valutare la correttezza delle procedure seguite;
  • valutare, di concerto con tutti i sindaci della Marsica, e in caso di aggravamento della pandemia, di chiedere al Presidente della Regione di far istituire la “zona rossa” nei 37 comuni afferenti al territorio marsicano;
  • valutare l’opportunità di richiedere il commissariamento della ASL n°1 Avezzano-L’ Aquila- Sulmona, per l’assoluta carenza di programmazione ed organizzazione per fronteggiare la seconda ondata della pandemia;».

In effetti, come è possibile leggere chiaramente, la richiesta dell’Esercito e della Protezione Civile non viene mai menzionata e, relativamente al Commissariamento della Asl1 e alla richiesta di Ispettori Ministeriali, si parla di “valutare l’opportunità”, che, ovviamente, è concetto ben lontano, se la lingua italiana ha ancora un senso, da quello di prevedere la richiesta immediata di commissariamento della Asl1 diretta da Testa e di invio di Ispettori Ministeriali nella stessa Asl1 e negli ospedali di sua competenza nella Marsica.

La riunione dei Sindaci della Marsica di venerdì scorso

Un passaggio, questo, che sarà sicuramente al centro della discussione della nuova riunione del Parlamentino dei Sindaci della Marsica, che si terrà nel pomeriggio di oggi e che noi seguiremo.

Intanto, al fine di garantire ai ostri lettori la propria libera valutazione del “Documento Di Pangrazio”, pubblichiamo in formato testo e foto, l’ordine del giorno approvato a maggioranza nel Consiglio comunale di Avezzano di due giorni fa.

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