Avezzano: i mille problemi di una Città che emerge sul territorio nonostante le zavorre di faziosità vuote e critiche di convenienza
AVEZZANO – C’è polemica su molte questioni che investono la Città, sotto il profilo sociale, ambientale, istituzionale e non certo ultimo anche gestionale.
La Giunta guidata dal Sindaco Giovanni Di Pangrazio si è trovata problematiche che risalgono assai indietro nel tempo. Basterebbe pensare alla questione del depuratore comunale di Puzzillo per avere un congruo esempio. Ma anche la insufficienza delle fogne di Avezzano Nord è assai risalente indietro nel tempo.
Si era all’epoca della prima Giunta Spallone che, l’allora dirigente dei LLPP, ing. Domenico Palumbo si chiedeva come si potesse risolvere il problema del collegamento fognario della Pulcina e di Barbazzano, area insediative estese, con l’area depurativa ubicata a SUD.
All’epoca, chi scrive, ipotizzò un’asta di collegamento con condotta del DN 2000 (diametro nominale di 2.000 mm) lungo la Via Panoramica con un dissipatore all’altezza di Via XX Settembre per diminuire il carico idraulico cinetico (ovvero di velocità) prima dell’arrivo al depuratore.
Non se ne fece nulla, forse anche perché le fognature e le strade non sembravano argomento di punta della politica di quegli anni. Ma anche all’epoca della Giunta Cataldi accadevano cose simili e così un appaltatore teramano non completò mai, ad esempio, la stesa dei binder sulle strade che aveva asfaltato e la manchevolezza c’è ancora oggi…
L’evento meteorico critico di mercoledì scorsoi (80 mm di pioggia in 10 minuti), verificatosi similmente altre 4 volte negli ultimi 10 anni, ha portato di nuovo il sistema fognario cittadino in insufficienza con i problemi che sono stati ampiamente lamentati.
Con i fondi PNRR, l’Amministrazione Comunale metterà in sicurezza il sottopasso di Via Pagani, con una progettazione svolta dall’Ufficio Tecnico (notizia trapelata dal Palazzo di Città) e questo potrebbe essere un primo segnale importante.
Rimettere in sesto il CAM sarebbe l’altra grande operazione… Ma, da alcuni giornali, emerge una serie di attacchi all’Amministrazione che sono caratterizzati da una evidente animosità che può avere anche connotati e risvolti politici legati ad una opposizione che non ha voce e neanche esprime forza.
Anche la questione del Giro d’Italia è divenuta, da evento di grande socialità, strumento di denigrazione e di attacco.
L’inchiesta in corso, se è davvero in corso, viene vista già come “avvio alla condanna alla ghigliottina”.
Ma ove, come probabilmente sarà, non si ravviseranno estremi di sorta, allora non sarà davvero il caso di considerare l’evento Giro d’Italia una buona azione di marketing di promozione del volto di una Città che quarant’anni fa avrebbe potuto diventare provincia?
Don Camillo di Guareschi, a proposito delle faziosità, tuonò dal pulpito dicendo: “Ascolta o popolo, il verbo dei tuoi capi, essi ti insegnano la vera saggezza, essi ti insegnano che per punire il calzolaio esoso tu devi tagliarti i piedi… e ringraziamo sempre l’Onnipotente per aver posto il sole ben alto nel cielo, altrimenti qualcuno per far dispetto al vicino, venditore di occhiali affumicati, lo avrebbe già spento da un pezzo…“
Oggi, la società vive la folle ricerca del consenso e vive di faziosità fini a sé stesse che si squalificano da sole: un conto è la critica e un altro è la faziosità, ma forse il nostro è solo parlare al vento perché c’è qualcuno veramente in ascolto?