Avezzano. La fede al tempo della “Clausura Forzata”. Toccante lettera di don Antoniu Petrescu sulla situazione del credente durante la pandemia
AVEZZANO – Ripercorrendo il brano evangelico di Marco 2,23-28 “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato” don Antoniu Petrescu sacerdote rumeno della diocesi dei Marsi racconta la situazione e lo stato d’animo del credente in questa situazione dovuta alla pandemia da Covid-19. In questo documento emerge tutta la preoccupazione per questa cosiddetta “clausura forzata” ma anche un pizzico di ottimismo ed un sentito ringraziamento all’operato del vescovo dei marsi mons. Pietro Santoro e della Caritas. In ultimo, rinnova gli auguri di Buona Pasqua alla comunità ortodossa romana. Ora vi riportiamo il testo completo:
“In un momento storico delicato, dove tutto contraddice tutto, con una percezione della realtà che si traduce nel “ognuno tira l’acqua al proprio mulino”, l’uomo ( non solo il cristiano ) ha bisogno di riscoprire il valore del buonsenso che lo pone aldilà della regola, a volte addirittura dannosa. Ho avuto il piacere e l’onore giorni fa’ di essere intervistato ben due volte dalla rete televisiva nazionale Antena 1 di Bucharest per raccontare la situazione locale, come vivono i fedeli nella cosiddetta “clausura forzata”, come attuare una vita di fede limitata dai motivi che ben conosciamo mettendo in risalto la difficoltà oggettiva di nutrirsi e crescere spiritualmente. E mentre predichiamo, che dopo la pandemia saremo persone migliori, la verità che si prospetta all’orizzonte è contrastante, pare che nulla stia cambiando, le stesse dinamiche, gli stessi sottili giochi psicologici per fare male alla sensibilità altrui, piccoli pettegolezzi e azioni che non tengono conto della fragilità dell’animo altrui!
C’è un detto rumeno : “Dragostea trece prin stomac”, traduco “ L’amore passa attraverso lo stomaco” come per dire : prima di fare proclami, inviti facili ad assumere atteggiamenti vari, assicurarsi prima di dare buona testimonianza perché dire di restare a casa mentre in giro c’è un altro tipo d’emergenza ( che può chiamarsi povertà , esaurimento nervoso o attacchi d’ansia ) è come “stancare anche la pazienza dei santi”. Se non ci sono i presupposti l’amore svanisce, se una categoria lavorativa e retribuita è in piena attività ce ne sono altre impossibilitate che vivono gravi situazioni di disagio. Ognuno di noi conduce una battaglia di cui non sappiamo nulla quindi sii gentile, leggevo su Facebook tempo addietro. Pertanto, ritengo doveroso ringraziare il Vescovo che oltre ad incoraggiarci a celebrare e mantenere viva la fiamma della fede tramite dirette in streaming, ci abbia abilitati anche al servizio della Caritas, portando la nostra umile testimonianza e il segno tangibile della carità operosa nelle case di chi è meno fortunato, accendendo il sorriso sul volto dei bambini e accarezzando il pianto degli anziani.
Un plauso e vivo ringraziamento va al Supermercato DECO’ per la disponibilità, per lo spirito di abnegazione con cui ci hanno serviti, a tutti coloro che hanno provveduto al nutrimento del corpo e ovviamente a chi si è dedicato alla nostra salute . E se ho accennato alle origini, sento doveroso augurare ai nostri fratelli ortodossi, alla comunità rumena della zona ( che andrebbe valorizzata un po’ di più ) che festeggiano la loro Pasqua : Hristos a Inviat! Paste fericit”