Avezzano. L’assessore Colizza: «I lavori per ampliare l'”Intensiva” programmati nel 2018 non sono mai partiti»

Foto ANSA

AVEZZANO – Risponde nel giro di poche ore l’assessore comunale alla gestione dell’emergenza Covid, Maria Teresa Colizza, ex Direttore sanitario della Asl1 “aquilomarsopeligna”, dopo l’affondo dei consiglieri di opposizione Mario Babbo e Stefano Lanciotti.

I due consiglieri avevano detto che la sua nomina ad assessore fosse quantomeno inadeguata visto che, fino allo scorso anno, la stesa Colizza era stata Ds della Asl e, quindi, aveva condiviso le scelte che, a loro dire, avrebbero portato al sanità nella Marsica all’attuale disastroso stato di collasso.

Questa l’indiretta risposta della Colizza a Babbo e Lanciotti: «Nonostante fosse prevedibile un aumento di crescita della curva epidemica non è stato previsto un piano emergenziale per l’autunno più volte si è evidenziato, e non ancora risolto, il problema della disponibilità di posti letto Covid ordinari, ora si manifesta una grave carenza anche di posti letto Covid intensivi e sub-intensivi – commenta l’assessore Colizza  alla luce della situazione attuale registrata all’ospedale di Avezzano – . Ogni giorno numerosi pazienti Covid positivi con insufficienza respiratoria bisognosi di ricovero in terapia intensiva e sub-intensiva sostano nel Pronto soccorso di Avezzano e nel reparto di malattie infettive per giorni in attesa di un posto letto appropriato – ha spiegato l’assessore Colizza – , persino pazienti intubati hanno atteso oltre 24 ore prima di essere trasferiti in una terapia intensiva Covid. Tutto ciò non è più tollerabile. Attualmente all’ospedale San Salvatore dell’Aquila la disponibilità di posti letto in terapia intensiva è esaurita, tra Teramo e Atri ce ne sono dieci, nella Asl di Chieti solo 4 a Vasto quattro, e a Pescara dei 40 disponibili ne sono stati attivati solo 23. E’ atteso un raddoppio del fabbisogno dei posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva nei prossimi sette giorni – ha continuato la Colizza – stante la gravità della situazione si ritiene doveroso un impegno di tutte le Asl a rispondere all’emergenza Covid con un numero adeguato di posti letto di terapia intensiva disponibili e ad attivare l’istituzione di una cabina di regia regionale che, chiamata, permetta di individuare posti letto disponibili evitando ai dirigenti medici di pronto soccorso, già oberati di lavoro, di passare ore nella ricerca di una sistemazione. Per quanto riguarda il presidio ospedaliero di Avezzano e la rianimazione, dotata di solo sei posti letto non idonei ad accogliere pazienti Covid, il decreto legge 34/2020 prevede un adeguamento che permetterà di arrivare fino a 20 posti, di cui 12 di terapia intensiva e sub-intensiva. Fino a ora i lavori non sono iniziati perché i fondi statali stanziati a maggio sono stati resi disponibili solo a ottobre e – precisa la Colizza – nel 2018 la Asl aveva programmato dei lavori per istituire più posti letto di terapia intensiva all’ospedale di Avezzano. Gli interventi dovevano essere realizzati con fondi di bilancio pari a 450mila euro. Questi lavori non sono mai partiti, neanche a febbraio dopo l’inizio della pandemia».

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