Avezzano, tolleranza zero contro chi abbandona rifiuti. Arrivano foto trappole e controlli incrociati dei dati
AVEZZANO – Tolleranza zero contro chi abbandona rifiuti.
La brutta abitudine che incide sul decoro urbano rischia di costare molto e trovare presto un ostacolo in più.
«Il Comune di Avezzano, su impulso dell’assessore all’ambiente Maria Teresa Colizza – si legge in una nota dell’Ufficio Comunicazione – si appresta a mettere in campo una task force frutto della collaborazione tra Polizia locale, Tekneko ed uffici che punta decisamente a scovare e sanzionare i trasgressori grazie alle foto trappole ma anche con l’ausilio di un sistema di incrocio dei dati di residenza e pagamento della Tari.
L’obiettivo, dopo i risultati lusinghieri sulla raccolta differenziata, è una strategia che scoraggi chi continua a lasciare dovunque, tranne che negli appositi mastelli, i propri rifiuti.
Il fenomeno si verifica soprattutto nelle zone periferiche della città dove si ha la sensazione di maggiore impunità per questa pratica irrispettosa dell’ambiente e del decoro, ma non è infrequente che anche i cestini di alcune zone centrali siano riempiti da buste piene di ogni scarto.
Sarà più difficile, a breve, farla franca: scatterà a stretto giro la campagna di controlli e sanzioni che mirano a tenere più pulita la città, ma anche a tutelare chi ha sempre rispettato le regole sia nelle modalità di conferimento che nei pagamenti tempestivi di quanto dovuto.
L’operazione poggia anche sul nuovo regolamento di videosorveglianza che era stato approvato in Consiglio comunale su proposta dell’assessore alla Sicurezza Roberto Verdecchia e con il quale, per la prima volta, veniva disciplinato in maniera incisiva l’uso delle foto-trappole.
Lo strumento regolamentare era andato a definire le modalità di utilizzo degli impianti di videosorveglianza fissi, mobili e di lettura targhe, andando di pari passo a disciplinare garanzie e tutele per i dati sensibili e personali dell’utente.
Uno degli obiettivi primari delle nuove regole messe nero su bianco era proprio quello di prevenire e contrastare situazioni di grave incuria e degrado del patrimonio ambientale, culturale e della vivibilità urbana.
Ora, dagli articoli del regolamento si passa all’azione su strada».