Avezzano. Verdecchia (Pd): “Carenza di posti letto e di terapia intensiva? Utilizzare subito l’interporto”

L'Interporto

AVEZZANO – Emergenza posti letto e di terapia intensiva, per quanto concerne la situazione di Avezzano e della Marsica, arriva una proposta dall’ex consigliere comunale del Pd, l’avvocato Roberto Verdecchia, che identifica nell’Interporto una possibile risorsa da utilizzare in tempi brevi. In sostanza Verdecchia si pone il problema di anticipare i tempi, di farsi trovare pronti e di andare a sopperire, vista l’emergenza, a ciò che non è stato fatto, o che è stato lasciato colpevolmente fare, in tema di sistema sanitario nella zona della Marsica.

Roberto Verdecchia, Pd

Questa la nota dell’avvocato Verdecchia: «Che l’emergenza insegni a noi tutti che i territori non vanno abbandonati a se stessi, anzi vanno difesi nel rispetto dell’intera Marsica quando il tutto è bello e ci sorride e siamo in tempo di pace. Oggi sarebbe troppo facile – scrive Roberto Verdecchia – accusare i consiglieri regionali, provinciali e comunali, ognuno per le loro competenze, sia attuali o quelli del passato, per non essersi interessati o aver dato solamente “fiato alle trombe” senza nulla ottenere per il nostro territorio quale la reale costruzione di un nuovo presidio ospedaliero, con i doverosi posti letto attribuibili per il numero dell’intera popolazione del comprensorio Marsica, senza dimenticare la riduzione dei due presidi di Tagliacozzo e Pescina. Sarebbe il caso di dire basta ai tanti proclami – prosegue – , visto che la sanità è in piena emergenza e se prima assorbiva circa l’80% della somme poste a disposizione della Regione oggi dovrà assorbire l’intera posta nel mentre tutti o quasi tutti osserviamo il periodo della quarantena intramuraria. Come sarebbe il caso di individuare da parte “di chi di dovere” un idoneo luogo ove poter far gestire l’emergenza sanitaria oramai non più alle porte ma già dentro casa. Ed allora, non sarebbe il caso di individuare un luogo degno di ricezione della terapia intensiva che, se non potrà essere quello dell’incompiuta del c. d. contratto di quartiere, visto la totale mancanza dei servizi nel suo interno ed il mancato pieno possesso da parte dell’amministrazione comunale, che ci porterebbe oltre ad una eccessiva spesa anche ad una attesa di un lasso di tempo notevole che non ci si può permettere – sottolinea l’ex consigliere comunale del Pd – , si potrebbe ben pensare che l’intera fascia dell’Interporto potrebbe sopperire a tale esigenza-emergenza del momento, il tutto senza scordare che il mondo della sanità va tutelato non solo  nel momento dell’emergenza, ma durante il periodo del quotidiano ordinario. Solo avendo tale lungimiranza e correzione del deficit “visivo – politico” – conclude Verdecchia – , potremo iniziare a risolvere i problemi oggi dell’emergenza ed in un futuro domani del quotidiano».

Una proposta che ci sentiamo di appoggiare e sostenere, non fosse altro per la necessità e per la prova di efficienza che quella struttura denotò ai tempi del terremoto dell’Aquila del 2009. Un’idea che dovrebbe essere valutata in tempi estremamente rapidi e con concretezza. parliamo di giorni e di mettersi subito al lavoro, in buona sostanza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *