Avvio dell’anno scolastico 2020/2021. Ecco il Protocollo d’intesa
AVEZZANO – Mancano 20 giorni alla riapertura delle scuole – che ci si augura avvenga come comunicato – e il Ministero dell’istruzione, con la rapidità del fulmine, ha diramato con prot. 1403 del 6 agosto u.s., il Protocollo d’intesa “per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di COVID-19” sottoscritto in pari data tra le OO.SS. e la Minisitra Azzolina.
Il protocollo, stipulato per tutelare la salute delle comunità scolastiche e dei suoi utenti al momento della ripresa delle lezioni il prossimo settembre, richiama precedenti protocolli, documenti tecnici, leggi e decreti che, a partire dal marzo 2020 fino ad oggi hanno regolamentato le attività scolastiche, scrutini ed Esami di Stato coniugandoli e coordinandoli con le diverse misure di contenimento messe di volta in volta in atto per contrastare la diffusione del virus.
Diverse e diversificate le azioni da porre in atto da parte delle istituzioni coinvolte: Ministero e organizzazioni sindacali e le singole scuole; offriamo ai lettori interessati una sintesi che considera i punti e i concetti fondamentali.
Il Ministero attiverà:
- un servizio di HELP DESK, con funzioni di front office, che verrà messo a disposizione delle scuole con lo scopo di raccogliere quesiti e segnalazioni sull’applicazione delle misure di sicurezza e fornire assistenza e supporto. Sarà attivo al n.ro verde 800903080 a partire dal 24 agosto, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18;
- un TAVOLO NAZIONALE PERMANENTE condiviso tra Ministero istruzione, salute e organizzazioni sindacali; le sue funzioni saranno quello di analizzare le questioni di maggior interesse e le criticità pervenute attraverso l’help desk o altra via; formulare pareri, dare indicazioni e linee di coordinamento agli Uffici scolastici regionali e, per garantire lo svolgimento delle attività scolastiche in presenza, può richiedere al Ministero della Salute eventuali e ulteriori misure di sicurezza;
- un TAVOLO PERMANENTE presso gli UU.SS.RR. che si frappongono come anello di congiunzione tra il tavolo nazionale e le scuole, con il compito di fornire soluzioni concrete alle singole istituzioni scolastiche;
- incontri tra MINISTERO e OO.SS. per confronti e monitoraggi sull’applicazione della presente intesa.
Inoltre, provvederà a:
- invitare le scuole a comunicare agli utenti tutti (famiglie, alunni, personale) le determinazioni finali in merito al contenimento del rischio di contagio;
- monitorare l’uso delle risorse assegnate ed eventualmente ad integrarle secondo necessità;
- fornire supporto per la formazione sull’uso dei D.P.I., su quanto contenuto nel documento tecnico sulle modalità di svolgimento del servizio;
- fornire assistenza amministrativa e contabile sull’uso delle risorse assegnate;
- per garantire la protezione dei dati personali in caso di svolgimento di test diagnostici al personale scolastico o per l’effettuazione di test a campione per la popolazione studentesca, attivare una collaborazione istituzionale tra Ministero salute, Commissario straordinario e l’ Autorità garante. Le indicazioni fornite dal Ministero per l’accesso ai test da parte del personale di ruolo e/o supplente prendono in considerazione i criteri: – volontarietà; – gratuità; – svolgimento del test presso le strutture mediche di base e non presso le scuole;
- richiedere la fornitura di mascherine, gel disinfettanti e ulteriori D.P.I.;
- fornire ulteriori approfondimenti sugli alunni con disabilità;
- per garantire e rafforzare il collegamento ministero salute/scuole, richiedere di creare una rete di referenti COVID-19 presso i dipartimenti di prevenzione che gestiranno i casi sospetti all’interno delle scuole;
- predisporre una procedura standardizzata per gestire e segnalare alla ASL casi sospetti di COVID-19 (si resta in attesa di un documento operativo per monitoraggio e controllo SARS2-CoV2 previsto per la metà di agosto);
- prevedere l’individuazione presso le scuole del medico competente che effettui sorveglianza sanitaria anche eccezionale per “i lavoratori fragili”;
- attuare e fornire entro l’inizio del prossimo a.s. indicazioni precise circa le misure da adottare proprio nei confronti del “lavoratori fragili”.
Ministero dell’istruzione e organizzazioni sindacali convengono inoltre sulla necessità che ciascuna scuola integri il documento di valutazione dei rischi, sull’importanza che a tutti i livelli vengano garantite opportune informazioni e formazione sulle procedure presentate nel protocollo e sull’esigenza di garantire modalità di comunicazione che rendano, da un lato, chiare ed inequivocabili le condivisioni sulle informazioni e sulle azioni di tutela del personale e, dall’altro garantiscano l’erogazione di servizi pubblici essenziali e indifferibili.
Fanno parte del protocollo d’intesa le “Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 nelle scuole”. Nessuno può chiamarsi fuori dall’essere informato, e adeguatamente formato e dall’attuare tutte quelle misure, indicate dal documento, che riguardano tutta la popolazione e che seguono la logica della precauzione e della prevenzione attiva della diffusione del virus.
In capo al dirigente scolastico sta la responsabilità di dare attuazione alle indicazioni fornite dal C.T.S. e dalle linee guida nazionali, differenziando secondo specificità ed esigenze connesse al territorio e all’organizzazione delle attività per tutelare la salute delle persone e la salubrità degli ambienti; informare famiglie, personale e studenti, con adeguate e apposite comunicazioni la necessaria adozione di regole fondamentali di igiene per prevenire la diffusione del virus; informare i visitatori della scuola sulle disposizioni delle autorità utilizzando anche strumenti digitali.
Dunque il dirigente dovrà predisporre un’informativa dettagliata in cui sia contemplato l’obbligo di restare a casa qualora sia presente temperatura sopra i 37,5° o sintomi simil-influenzali o di informare tempestivamente il dirigente della presenza di sintomi negli studenti presenti a scuola; il divieto di entrare o rimanere nei locali scolastici in presenza delle condizioni di cui prima; l’obbligo di rispettare le disposizioni “di rito” (distanziamento fisico di 1 metro, igiene mani, comportamenti adeguati); la formazione e l’aggiornamento in materia di didattica digitale integrata e COVID; l’obbligo di redigere un nuovo patto di corresponsabilità educativa, peraltro già potenziata nel corso dell’esperienza di D.aD.
Il documento prevede la trattazione di nove punti di cui sette fanno riferimento a specifiche disposizioni, uno alla istituzione di un supporto psicologico, e un altro alla costituzione di una commissione scolastica; seguono poi, punti di ulteriori condivisioni tra le parti.
Per le MODALITÀ DI INGRESSO/USCITA DA SCUOLA le scuole dovranno predisporre un’apposita segnaletica congiuntamente ad una campagna di sensibilizzazione tesa ad evitare assembramenti; le nuove disposizioni dovranno trovare posto nel regolamento d’istituto, prevedendo, se necessario, entrate/uscite ad orari scaglionati; il rientro nella comunità scolastica di personale o studenti già positivi al virus, potrà avvenire solo ed esclusivamente dietro presentazione di una certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” al tampone.
I visitatori vedranno il loro accesso ridotto ai casi di effettiva e improrogabile necessità, da effettuarsi tramite registrazione degli stessi, della data di accesso, dei dati anagrafici, del recapiti e del tempo di permanenza; con uso della mascherina; dovranno seguire differenziati percorsi di accesso e di uscita, dovranno rispettare la predisposta segnaletica orizzontale di distanziamento e potrà accedere alla struttura un solo genitore o altra persona delegata.
Le DISPOSIZIONI RELATIVE A PULIZIA E IGIENIZZAZIONE DI LUOGHI E ATTREZZATURE hanno lo scopo di eliminare – o almeno di ridurre considerevolmente – le possibilità di contagio attraverso la frequentazione di ambienti e/o l’uso di attrezzature e materiali didattici comuni nonché di superfici comuni ad altra frequenza di contatto. E’ prevista la predisposizione di un cronoprogramma di igienizzazione che dovrà essere documentato attraverso un registro da aggiornare regolarmente e da effettuare utilizzando prodotti virucida per la detergenza di superfici, oggetti e ambienti sanitari (questi ultimi almeno due volte al giorno) e curare l’aerazione dei locali.
L’USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE sarà obbligatorio per chiunque entri nelle scuole (al momento l’unica condizione d’uso ancora da definire riguarda l’obbligatorietà da parte degli studenti e sulla quale il CTS si esprimerà a fine agosto); le mascherine dovranno corrispondere a quelle previsti nel documento di valutazione dei rischi e dovranno prevedere apposite modalità di smaltimento, in osservanza alla normativa vigente. I docenti specializzati, in attività con gli alunni diversabili potranno utilizzare ulteriori D.P.I. in relazione alla tipologia di disabilità ma anche alle eventuali indicazioni fornite dalla famiglia o dal medico.
LA GESTIONE DI SPAZI COMUNI dovrà obbedire a precise indicazioni: essere contingentata, avvenire per un tempo limitato, mantenendo la distanza di sicurezza e prevedendo un’adeguata aerazione dei locali. Il dirigente dovrà valutare se far svolgere le lezioni tutte in presenza o alternando lezioni da remoto in modalità di didattica digitale integrata. Gli spazi del personale docente – vedi sala professori – saranno praticabili nel rispetto del distanziamento e di possibili altre disposizioni; le mense potranno prevedere anche turni di somministrazione pasti che dovranno essere serviti in vaschette separate con stoviglie monouso e compostabili. Le regole antiassembramento e di rispetto del distanziamento dovranno essere applicate anche in prossimità delle aree di distribuzione di bevande e snack..
Certificazione di idoneità in termini di sicurezza dovranno riguardare quei locali, esterni alla scuola, che accolgano attività didattiche e con specifica convenzione andranno definite le responsabilità di pulizia, sorveglianza e piani di sicurezza.
SUPPORTO PSICOLOGICO coordinato dagli Uffici Scolastici Regionali e dagli Ordini degli Psicologi regionali potrà essere fornito attraverso specifici colloqui effettuati in presenza o a distanza con professionisti abilitati. Le scuole potranno operare anche attraverso accordi e collaborazioni tra istituti. Il supporto ha il compito di contenere situazioni di insicurezza, stress e ansia essendo dimostrata la difficoltà di rientro al lavoro “in presenza” dopo un lungo arco temporale in isolamento. I suggerimenti vanno nella direzione di intensificare le condivisioni tra scuola e famiglia e di ricorrere ad azioni di supporto psicologico, tipo sportello d’ascolto, e intensificando l’applicazione, da parte del personale, di metodologie didattiche innovative sia verso gli alunni con diversabilità sia con DSA o BES, per i quali non è previsto docente specializzato.
La GESTIONE DI PERSONA SINTOMATICA ALL’INTERNO DELLA SCUOLA necessita di precise ed efficaci azioni, coerenti con il protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione dei virus. Immediato isolamento e applicazione di mascherina chirurgica, ritorno al proprio domicilio il più presto possibile per seguire quanto già previsto dalla vigente normativa. La scuola dal canto suo, dovrà attivare un attento monitoraggio – in raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale – per identificare la comparsa di altri possibili casi perseguendo una ricerca attiva di contatti che possano esser stati interessati nell’ambito scolastico. I genitori – repentinamente avvertiti – dovranno raccordarsi con il medico di base o con il pediatra e di tale operazione ne hanno piena responsabilità. L’allerta precoce permetterà di intervenire prontamente a tutela della salute di tutti. Il medico competente interessato dovrà collaborare don dirigente e il RLS integrando e proponendo le misure di regolamentazione legate al COVID-19, attivando due tipi di sorveglianza sanitaria: – normale ed eccezionale entrambe secondo le disposizione normative vigenti. Essendo l’attuale un’emergenza in corso, per cause di forza maggiore, verranno mantenuti gli specifici ruoli di addetti alle emergenze anche in caso di mancata formazione o aggiornamento. La condizione di “soggetti fragili” nella quale verranno a trovarsi gli alunni all’indomani del rientro a scuola, li considera come soggetti maggiormente esposti al rischio di contrarre l’infezione pertanto, tali situazioni saranno oggetto di valutazione da parte del Dipartimento di prevenzione e del medico di base o pediatra; la famiglia, dal canto suo, dovrà obbligatoriamente rappresentare la situazione alla scuola in forma scritta e documentata.
Con il compito di monitorare le azioni e gli interventi spora descritti, il dirigente scolastico potrà disporre la COSTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE utilizzando anche i soggetti coinvolti nelle iniziative per contrasto della diffusione del COVID-19 e quando ravvisi criticità nell’applicazione delle misure ne dovrà dare tempestiva comunicazione all’U.S.R. di riferimento, favorendo il raccordo tra tutte le istituzioni interessate del territorio.
Inoltre, si rappresenta la necessità: di rimodulare l’unità oraria delle lezioni; di superare i vincoli normativi che ostacolano la pronta sostituzione del personale docente o ATA per evitare lo smembramento delle classi e/o la mancata assistenza durante le ore laboratoriali e/o un’insufficiente vigilanza degli spazi scolastici; lavorare all’incremento delle risorse per intervenire sul fenomeno di sovraffollamento delle classi; garantire la continuità didattica in specie all’insegnamento di sostegno.
A corredo della sintesi del protocollo, si richiamano i documenti:
- Stralcio verbale 82 – CTS del 28 maggio 2020
- Verbale 90 – CTS del 23 giugno 2020
- Verbale 94 – CTS del 7 luglio 2020
che costituiscono i presupposti sui quali è stato elaborato il protocollo d’intesa e sono punto di riferimento per disposizioni in esso contenute.