Bimbo di Avezzano reso disabile totale da un vaccino. Stabilito dal Tribunale risarcimento danni vita natural durante
AVEZZANO – È successo che una famiglia è caduta in un abisso chiamato danno da vaccino. Il giudice del Tribunale di Avezzano, Antonio Stanislao Fiduccia, con una sentenza che ha pochi precedenti in Italia, si è espresso in modo favorevole ai ricorrenti, che chiedevano un risarcimento danni al ministero della Salute e all’Agenzia italiana del farmaco.
Per il piccolo M., 7 anni ancora da compiere, è stato stabilito un indennizzo di 20mila euro l’anno per tutta la vita, a partire dal 2015, essendo stata accolta la tesi della correlazione fra due vaccinazioni. L’esavalente (antipolio, difterite, tetano, epatite B, pertosse e Haemophilus B) e la pneumococcica, effettuale nel 2014 nel distretto sanitario di base di Avezzano e l’insorgenza della grave disabilità. Nello specifico si tratta di una tetraparesi ipertonico distonico e ritardo psicomotorio in soggetto con atrofia cerebrale e cerebellare comportando pertanto una invalidità del 100%.
La decisione giudiziale si fonda sulla perizia medico legale della dottoressa Ilaria Agnifili, specialista in medicina legale e delle assicurazioni. Queste le sue parole : «Partiamo da un presupposto scientifico basato sul fatto che i benefici delle vaccinazioni superano di gran lunga i rischi e in assenza dei vaccini i danni o i decessi causati dalle malattie prevenibili sarebbero molti di più; i danni gravi o i decessi causati dai vaccini riguardano un caso su moltissimi vaccinati» la dottoressa continua richiamando i dati AIFA sulle reazioni avverse ai vaccini evidenziando che «… è ipotizzabile con elevata probabilità che, nel caso di specie, vi furono manifestazioni cliniche, come descritte dallo specialista neuropsichiatra nel maggio 2014, in assenza di altre cause evidenti, nei tempi compatibili con un grave danno neurologico da co-somministrazione di vaccini in seconda dose, nel rispetto del criterio cronologico del nesso di causalità. In assenza di elementi probanti che dimostrino il contrario, è verosimile ipotizzare, con un criterio di elevata probabilità, che la patologia in questione, sia intimamente correlata alle somministrazioni di vaccini del 2 gennaio e del 4 marzo 2014».
Al piccolo paziente è stato effettuato anche l’esame del Mineral test il 16 marzo 2017, con prelievo e analisi di alcuni capelli, dove «vengono riscontrate nell’organismo rilevanti eccessi di metalli pesanti contenuti proprio dalle vaccinazioni di cui sopra che hanno determinato le invalidità psico-fisiche del minore e infatti nella stessa si legge: dall’esame effettuato si evidenzia eccesso di piombo, alluminio, arsenico, antimonio, argento, titanio, uranio e palladio».
I genitori del bambino, una coppia marsicana, assistiti dagli avvocati Berardino e Antonella Terra, affermano e dimostrano le loro affermazioni, con materiale video e certificati medici, che il bimbo godeva, precedentemente alla inoculazione delle suddette vaccinazioni, di ottima salute. I legali della famiglia hanno commentato evidenziando quanto segue «il ministero fa riferimento all’autismo, ma nel caso che ci occupa il bambino non è autistico ma affetto da atrofia cerebrale e cerebellare con sindrome ipotonico distonico. A ciò poi si aggiunga come nessuno dei consulenti medici del ministero abbia mai partecipato alle operazioni peritali e alla visita del bambino, né mai abbiano visionato la documentazione medica ed i video prodotti in giudizio».