Bimbo sfugge alla madre e rischia di annegare a largo della spiaggia libera di Pescara Centro. Salvato dai soccorritori di “Lifeguard”
PESCARA – Tragedia sfiorata ed evitata solo grazie al coraggio e alla prontezza dei soccorritori di “LifeGuard – La Compagnia del Mare”, gli angeli che garantiscono soccorso e sicurezza sulla costa abruzzese.
Un bambino d soli sette anni, questa mattina, dopo essere sfuggito per un attimo al controllo della madre, si è diretto verso il mare ed è andato subito in difficoltà, rischiando di annegare.
Immediato l’intervento dei bagnini del soccorso di “LifeGuard” che, al largo del tratto di costa davanti a Pescara Centro, lo hanno recuperato e messo in salvo, restituendolo alla madre.
Il racconto di Cristian Di Santo presidente di “LifeGuard – La Compagnia del Mare”
«Oggi, alle ore 10,30 circa – ci racconta Cristian Di Santo, Presidente di LifeGuard – , nel tratto di mare antistante la spiaggia libera di Pescara, compresa tra i Lidi “Nettuno” e “Jumbo”, un bimbo di 7 anni di nazionalità estera, con un piccolo galleggiante, è sfuggito all’attenzione della madre, allontanandosi pericolosamente fin oltre le scogliere.
Una donna, lì vicino, assistendo alla scena, ha richiamato l’attenzione degli Addetti al Servizio di Salvamento e dei bagnanti.
Immediatamente, sono intervenuti i nostri Bagnini di Salvataggio in servizio su quel tratto di spiaggia, Francesco Griffo e Lorenzo Cozzi, constatando che il piccolo era in difficoltà ed annaspava pericolosamente.
Sono giunti sul posto due pattini, uno dei quali condotto da Lorenzo Papa, concessionario del vicino Lido “Plinius”, che hanno supportato le operazioni di recupero.
Il bimbo ha raggiunto la riva, in buone condizioni di salute, dove ad attenderlo c’era la madre che ringraziava tutti gli intervenuti.
Fortunatamente, questo evento si è concluso nel migliore dei modi, soltanto con molto spavento.
Èbene ricordare che la causa principale di annegamento nei bimbi è la mancanza di sorveglianza – dice Di Santo – , ragion per cui gli stessi non vanno mai lasciati soli, specie al mare.
L’annegamento dei più piccoli si previene con la “sorveglianza a contatto”, vale a dire monitoraggio continuo dei bimbi a brevissima distanza».