Blitz degli ambientalisti di Ultima Generazione a palazzo Madama. Imbrattato un portone e varie finestre. Fermati cinque attivisti

ROMA – Blitz questa mattina di un gruppo di ambientalisti di Ultima Generazione, che hanno lanciato vernice sulla facciata del Senato a Roma.

Imbrattate anche alcune finestre oltre che un portone di palazzo Madama. Sono intervenuti i carabinieri che hanno bloccato cinque gli attivisti di Ultima Generazione.

I cinque fermati si trovano attualmente negli uffici della Questura e la loro posizione è al vaglio. L’indagine su quanto accaduto è condotta dalla Digos con l’ausilio dei carabinieri.

In una nota, gli attivisti “rivendicano” il blitz, spiegando che «alla base del gesto, la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità».

Il blitz, spiegano gli stessi attivisti, è avvenuto alle 7:45, utilizzando un getto di vernice arancione, spruzzato con degli estintori, come si vede anche da un video diffuso dall’organizzazione. Nelle immagini si vedono i ragazzi imbrattare la facciata del Senato e alcuni carabinieri che intervengono per bloccarli.

Gli ambientalisti affermano, inoltre, che un «leggero barlume di incoraggiamento arriva per il 2023 dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo discorso alla nazione il 31 dicembre ha dichiarato che ‘la sfida, piuttosto, è progettare il domani con coraggio.

Mettere al sicuro il pianeta, e quindi il nostro futuro, il futuro dell’umanità, significa affrontare anzitutto con concretezza la questione della transizione energetica». Ultima Generazione chiede di «interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale».

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha condannato l’azione degli ambientalisti, sottolineando che non esiste «nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza.

Il Senato è stato vigliaccamente scelto perché a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei Deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un’area di sicurezza attorno all’edificio – ha spiegato, aggiungendo – ho convocato immediatamente per domani alle ore 15 il Consiglio di presidenza del Senato per ogni opportuna decisione».

Poco dopo, inoltre, la presidenza del Senato ha informato di un colloquio telefonico tra La Russa e il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Dal titolare del Viminale solidarietà e massima disponibilità ad aumentare il livello di sicurezza di Palazzo Madama.

Da parte sua, il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana ha espresso la sua «ferma condanna» per quanto avvenuto a Palazzo Madama. «Le istituzioni rappresentano un presidio fondamentale della nostra democrazia e come tali vanno rispettate. Rivolgo al Presidente del Senato, Ignazio La Russa, la mia solidarietà», ha detto Fontana.

Il blitz è stato condannato anche dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nonché da esponenti politici di maggioranza ed opposizioni.

«A costoro, come a coloro che imbrattano le opere d’arte in tutto il mondo nella convinzione di far passare così un messaggio a favore della difesa dell’ambiente – ha detto Pichetto – vorrei ricordare che il contrasto al cambiamento climatico è al centro delle preoccupazioni dei governi di tutto il mondo e che la parte maggiore del Next Generation Eu è destinata proprio alla transizione ecologica».

Ad avviso del ministro «è importante che i giovani e tutti i cittadini pongano attenzione su questi temi, ma è bene che sappiano che tutti gli atti vandalici messi in atto, anche se dimostrativi, sono inaccettabili e non saranno lasciati impuniti».

Simona Malpezzi, presidente dei senatori PD, ha condannato anche lei l’azione, sottolineando che «imbrattare i muri delle Istituzioni, che sono di tutti, come lanciare farina sulle opere d’arte sono azioni stupide e incivili, contro il senso di appartenenza alla comunità. Non c’è nulla che le giustifichi e non aiutano le cause che gli autori dei gesti vorrebbero difendere».

«Qualsiasi battaglia e rivendicazione, anche legittima e giusta, perde valore e diventa sbagliata se offende le istituzioni che rappresentano la comunità di tutti i cittadini. Sporcare e rovinare Palazzo Madama è solo un gesto stupido, un atto vandalico che non aiuta nessuna battaglia ambientalista», ha aggiunto il suo vicepresidente vicario, Alessandro Alfieri.

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha dichiarato da parte sua che «chi vandalizza un palazzo delle Istituzioni pensando di difendere l’ambiente capisce poco. Chi giustifica i vandali che imbrattano dimostra di capire ancora men».

Gli fa eco su Twitter Raffaella Palta, presidente del gruppo Azione-Italia Viva nella camera alta, secondo la quale «Quando arrivi ad imbrattare una sede istituzionale o un’opera d’arte, non sei un’attivista, non sei un rivoluzionario, non sei un eroe: sei solo uno sciocco irrispettoso delle regole e degli altri».

Ironico il commento del ministro della Difesa Guido Crosetto su Twitter: «Scegliere di “sporcare” opere d’arte o edifici storici, per difendere l’ambiente sarebbe un po’ come organizzare una cena tra amici a tema Asado argentino, per fare battaglie vegane?». (FONTE ANSA)