Borsacchio, le Guide e Wwf scrivono alla Presidenza del Consiglio dei ministri: “La Riserva torni al perimetro originario”
PESCARA – La Riserva regionale del Borsacchio è ancora di 24 ettari. Nessun atto concreto è stato compiuto per riportare l’area protetta all’originario perimetro e le Guide del Borsacchio insieme al Wwf scrivono alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Lo hanno annunciato questa mattina in conferenza stampa a Pescara. Il 29 dicembre 2023 il Consiglio regionale d’Abruzzo ha approvato un emendamento alla legge di bilancio regionale 2024 tagliando il 98% della Riserva e portandola dagli originari 1.148 ettari a soli 24.
“Una scelta ambientalmente grave, compiuta al di fuori da ogni procedura che provocò una sollevazione popolare promossa da oltre 250 realtà tra associazioni ambientaliste, comitati locali, sindacati, associazioni di categoria e forze politiche” hanno ricordato. Nel frattempo 32.000 cittadini hanno firmato una petizione per chiedere il ripristino della Riserva e il Comune di Roseto degli Abruzzi, competente per territorio, ha dichiarato la propria contrarietà alla riperimetrazione.
Il presidente della Regione Marsilio si impegnò a riportare in Consiglio regionale una nuova proposta di perimetrazione. Ma “da allora sono trascorsi otto mesi e sono state approvate solo due delibere di Giunta regionale che non hanno assolutamente risolto il problema della cancellazione della Riserva” hanno ricordato le associazioni in conferenza stampa. La delibera n. 310 del 4 giugno 2024 non incide sulla procedura seguita per tagliare la Riserva poiché dà semplicemente mandato al Direttore del Dipartimento Territorio-Ambiente della Regione di avviare l’attività per creare una Commissione per la dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area della Riserva.
La delibera n. 311 contiene un disegno di legge regionale per modificare l’articolo della legge di bilancio che aveva tagliato il perimetro. “Ad oggi, questo disegno di legge non risulta essere stato trasmesso al Consiglio regionale per cui non è partito l’iter per discussione e approvazione”.
Nel frattempo, il Piano di Assetto Naturalistico (PAN) della Riserva “giace in un cassetto nonostante abbia concluso il suo iter tecnico-amministrativo condotto di concerto da Comune di Roseto degli Abruzzi e Regione Abruzzo”.
Il presidente nazionale del Wwf, Luciano Di Tizio, ha informato le stesse istituzioni a cui era stato chiesto di impugnare la legge taglia-riserva davanti alla Corte costituzionale (Presidenza del Consiglio dei ministri e Ministero dell’Ambiente) che non si è ancora dato seguito a quanto promesso da Marsilio. Le due associazioni rivolgono un appello al Comune di Roseto degli Abruzzi e alla Provincia di Teramo affinché agiscano in tutte le sedi per chiedere che si riporti il perimetro agli originari 1148 ettari e si approvi il PAN che fa riferimento a questo perimetro.
“Vi sono tutte le ragioni per fare una diffida alla Regione affinché dia seguito a quanto comunicato nella nota del presidente Marsilio alla Presidenza del Consiglio dei ministri per evitare l’impugnativa davanti alla Corte costituzionale” dichiarano le associazioni. “E va anche valutata la possibilità di presentare un riscorso straordinario al Capo dello Stato sulle delibere adottate dalla Regione”.