Buona pensione al collega Nazario Cotturone, giornalista originale e controcorrente per le sue innate doti di gentilezza e cortesia
AVEZZANO – Anche se sicuramente non appenderà la penna la chiodo, d’altronde, ahinoi, i giornalisti in pensione non vanno mai, ha raggiunto la meritata pensione l’amico e collega Nazario Cotturone, che negli ultimi 15 anni è stato letteralmente la “voce” dell’Amministrazione comunale di Celano.
A darne notizia pubblica non è stato lui, ovviamente, ma il Sindaco di Celano, Settimio Santilli, che in un post sulla sua pagina Facebook, ha elogiato le doti umane e giornalistiche di Nazario.
Chi scrive conosce Nazario Cotturone da quattro decenni, praticamente si è cresciuti insieme nella vita, così come nell’ambiente del giornalismo. E spesso le strade si sono incrociate: al Messaggero, come a Il Tempo, ma anche in altre collaborazioni e situazioni che hanno fatto crescere la stima e l’amicizia reciproca.
Nazario Cotturone è un giornalista di quelli che andavano per strada, ascoltavano, chiedevano, insomma, andavano a cecare la notizia e poi la traducevano in articolo di giornale, di agenzia, di radio o in qualsiasi forma la si potesse o dovesse dare.
Poi ha iniziato anche scrivere libri interessanti, originali e mail verbosi e noiosi o, come spesso accade, contrassegnati da una certa presunzione, quasi mai accompagnata da un vero peso contenutistico.
Nazario, poi, negli ultimi 15 anni ha attraversato il difficile mondo della comunicazione istituzionale, difficile per tanti aspetti, non certo per il rischio (chi ha fatto la cronaca nei giornali il resto lo vive come una passeggiata), ma per la responsabilità che si ha verso una comunità, e per l’ambiente della politica sempre soggetto a… movimenti propri, indipendenti, autonomi e troppo spesso imperscrutabili
In tutto questo, ed è ciò che vogliamo evidenziare, Nazario in tutta la sua lunga carriera è rimasto sempre lo stesso: un uomo e un giornalista che della cortesia e della gentilezza ha fatto i suoi tratti caratteristici finendo, in un ambiente diventato non tanto estremamente competitivo, anzi forse il contrario, ma contrappuntato sempre più spesso dalla simulazione. Un giornalista controcorrente, fuori dal coro.
Una lezione, quella di rimanere sé stessi e fare la propria professione in modo eccellente, dignitosamente e soprattutto in libertà, che dovrebbe essere di esempio per tutti.
A “Nazzo” l’augurio di una buona pensione e di una buona vita da tutta la redazione di Espressione24.