Calo export e ritardi nei pagamenti della PA in Abruzzo. Fina: «Regione agisca. La campagna elettorale è finita»
L’AQUILA – L’ha certificato la specializzata, attendibile e notissima Cgia di Mestre, la Regione Abruzzo è quella più lenta in Italia a pagare i privati e i fornitori. Ben 62 giorni che mettono in difficoltà chi lavora quotidianamente con le proprie forze e le proprie risorse.
Un dato certamente no qualificante, sul quale è intervenuto il neo senatore e segretario regionale del Partito Democratico d’Abruzzo, Michele Fina.
«Assistiamo con molta preoccupazione al calo delle esportazioni abruzzesi, nonostante a livello nazionale, nello stesso periodo, siano invece cresciute molto.
Soffre in particolare l’automotive che pesa per circa la metà delle nostre esportazioni regionali.
Un dato allarmante – dice Fina – che si somma ad un’altra debolezza del nostro sistema economico regionale, ovvero che la Regione è la peggiore in Italia per i ritardi nei pagamenti a imprese e fornitori.
La somma di questi due fattori rischia di far letteralmente saltare molte imprese della regione e con esse centinaia di posti di lavoro.
Aziende e famiglie, infatti, sono già strozzate dall’aumento delle bollette e dall’inflazione che nel mese di agosto in regione ha superato l’8%, mangiando di fatto un’intera mensilità di stipendio.
La campagna elettorale è finita, ora la Regione cominci a dare risposte vere oltre la solita propaganda.
Accelerare sul PNRR e fare investimenti mirati, lavorare ad una strategia seria di riconversione del settore dell’Auto – conclude Fina – , intervenire anche con strumenti regionali per abbassare le bollette: altre Regioni lo hanno fatto».