Campus stellato di Niko Romito: «La Regione ripensi la sua partecipazione»

«Non abbiamo nulla da dire, se non unire anche la nostra voce, al riconoscimento generale del valore di Niko Romito, chef stellato la cui fama giova evidentemente all’Abruzzo anche a livello internazionale. E non abbiamo nulla da dire, ovviamente, anche sul suo progetto di alta formazione in gestazione nell’area dell’Alto Sangro».

Lo afferma una nota congiunta sottoscritta da otto sigle del mondo produttivo regionale – si tratta di Agci, Cia, Cna, Confapi, Confcooperative, Confartigianato, Confesercenti e Legacoop – destinata al governo regionale ed alle forze politiche di maggioranza e opposizione che siedono a Palazzo dell’Emiciclo.

Così, prosegue il testo, «quel che invece ci preme sottolineare con forza, nel momento in cui il Consiglio regionale, su proposta della Giunta, si appresta ad aderire al progetto investendo su di esso un consistente contributo – si parla di un milione e mezzo di euro – è invece la nostra preoccupazione per il metodo seguito. Perché si sta creando, a tutti gli effetti, un inedito precedente con la Regione Abruzzo che sembrerebbe partecipare a tutti gli effetti, e con consistenti risorse, a una iniziativa sin qui descritta come tutta e solo privata. Perché per far fronte al notevole fabbisogno finanziario che questa iniziativa richiede si sarebbe deciso di “rastrellare” somme a destra e a manca, colpendo soprattutto il settore della formazione (!), anche a costo di colpire attività la cui urgenza è stata più volte sottolineata dal mondo produttivo regionale nei suoi confronti con la Giunta. Perché a fronte di tanta solerzia manifestata per un progetto, altre importanti attività – su tutte il credito alle imprese – procedono invece a passo di lumaca, facendo il paio con la lentezza esasperante e inammissibile impiegata nella erogazione di sussidi a imprese e famiglie stanziati per l’emergenza Covid ad agosto del 2020. E perché, ancora, si susseguono in un momento in cui l’emergenza sanitaria è tutt’altro che alle spalle, e la scala delle priorità nell’agenda del governo regionale dovrebbe dunque essere ben altra».

«Chiediamo dunque alle forze politiche presenti in Consiglio regionale – conclude il documento – di valutare attentamente queste nostre considerazioni circa gli aspetti formali legati alla erogazione del contributo e all’ennesima sottrazione di fondi ad altre attività. Chiediamo che agli oneri finanziari derivanti dal progetto si faccia fronte, semmai, con risorse aggiuntive, e non per sottrazione ad altri capitoli, neppure in via temporanea. Chiediamo che il punto di vista di un largo schieramento di forze economiche e sociali abruzzesi venga tenuto in debita considerazione».

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