Cannabis Terapeutica. Delegazione di pazienti chiede di essere sentita ed organizza un Sit-in al Ministero della Salute

TERAMO – Sempre attuale il problema della gestione del paziente in trattamento con cannabis terapeutica. Ci siamo già occupati di questo tema, dando ampio spazio sia ai medici che ai pazienti. Le traversie che il malato deve affrontare restano, purtroppo, le stesse. A tal proposito una delegazione di pazienti, fra i quali due presidenti di due associazioni a tema, da noi già intervistati, Andrea Trisciuoglio ed Alberico Nobile, si recherà domani, 8 luglio, al Ministero della Salute per incontrare la dottoressa Germana Apuzzo Direttore dell’Ufficio Centrale Stupefacenti.

La delegazione vede al completo al suo interno la presenza dell’esponente dei Radicali, Rita Bernardini, di Alberico Nobile con l’accompagnatore Dario Verga, di Andrea Trisciuoglio con l’accompagnatore Davide Scrano, nonché vicepresidente dell’associazione Deep Green, Olga Diak, Cristian Barbato, Carlo Monaco, Enrico Costantini.

Il nodo da sciogliere è sempre lo stesso, quello della possibile auto coltivazione in ragione delle comprovate difficoltà alla continuità terapeutica, resa impossibile dai problemi di fornitura sia italiana che estera. In tale situazione claudicante, la richiesta di una autorizzazione alla auto coltivazione da parte del paziente diventa praticamente l’unica strada per garantire quella continuità terapeutica di cui hanno estremo bisogno.

Si riporta il testo dell’articolo 17 del DPR 309/90 in materia “1. Chiunque intenda coltivare, produrre, fabbricare impiegare, importare, esportare, ricevere per transito, commerciare a qualsiasi titolo o comunque detenere per il commercio sostanze stupefacenti o psicotrope, comprese nelle tabelle di cui all’articolo 14 deve munirsi dell’autorizzazione del Ministero della sanità”. L’auspicio sarebbe, appunto l’applicazione del suddetto articolo…

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