“Cantantibus organis, Cecilia virgo in corde suo soli Domino”.Successo per il concerto “Gospel per Santa Cecilia” presso la libreria Mondadori di Avezzano
AVEZZANO- Il 22 novembre è un giorno fondamentale per la cultura mondiale: è il giorno in cui si celebra la festa della musica e dei musicisti. Una festa che pone al suo centro la figura della giovane martire cristiana Santa Cecilia, colei che andò al martirio cantando. E per onorare questa grandissima figura di santità anche la Marsica si è mobilitata.
Venerdì pomeriggio, alle ore 18 presso la sala della nota libreria Mondadori di Avezzano si sono riuniti molti musicisti di Avezzano ma anche della Marsica e dinanzi ad una bellissima icona rappresentate la martire Cecilia hanno dato vita ad un magnifico spettacolo che è riuscito ad unire musica, fede e testimonianze storiche. L’introduzione dello spettacolo è stato affidato all’energico Pietro Bontempi che ha spiegato il senso di tale celebrazione. Successivamente si è esibito la No Smoke gospel band con il noto brano “What’s Up”. Terminata l’esecuzione del brano, il professor Piero Buzzelli ha illustrato in modo chiaro e sintetico la storia di Santa Cecilia. Dopo le parole del professor Buzzelli i musicisti presenti a tale spettacolo, con Vincenzo Ridolfi hanno eseguito alcuni brani gospel e non solo come “Will the circle” e “Take Me Home, Country Roads”. Le voci alternate di Gino Milano e Marco Di Girolamo hanno letto parte del “Commento ai Salmi di Sant’Agostino”.
Le meravigliose note del celebre canto gospel “Oh Happy Day” hanno permesso al pubblico presente di assimilare al meglio le parole di Sant’Agostino. Un pubblico che si è sentito davvero a casa. Le musiche di Vanni e la celeberrima “Amazing Grace” hanno allietato ulteriormente la sala della libreria. Le parole di don Angelo Piacente ed il blues di Corrado Retico hanno accompagnato il pubblico verso la fine di questo meraviglioso spettacolo. Con il canto “Whan the saint” si può dire che è stata la degna conclusione di una giornata al ritmo di musica e con lo sguardo rivolta a Cecilia.
Noi di Espressione24.it abbiamo seguito tale spettacolo, e abbiamo chiesto a Pietro Bontempi il perché di questa festa. Riportiamo le sue parole.
“Il perché è molto semplice. -afferma Pietro Bontempi- E’ Santa Cecilia, ormai è una festa istituzionalizzata: è la festa e la patrona di noi musicisti. Questa festa è riconosciuta a livello mondiale, semplice, basta pensare a tutti i conservatori che si intitolano a lei. Noi abbiamo colto un po’ l’occasione perché è un po’ il filo conduttore dal Sabato Santo siamo ritornati allo stesso posto. La verità e lo scopo è quello di far avvicinare anche persone che non sono avvezze agli ambienti religiosi e questo vuole essere l’occasione giusta: pensare di trovare un punto di contatto con persone che hanno una spiccata sensibilità verso determinate tematiche del sociale ma anche della solidarietà. E questa è proprio l’occasione, trovare dei piccoli punti e creare, se fosse possibile, un minimo di tradizione, ovvero abituarci a vivere, anche nella nostra quotidianità secondo i ritmi dell’anno liturgico. Si lo so, è velleitaria come cosa, però vedo che la gente risponde, positivamente, in un certo modo”.