Caos ospedale Chieti, Marcozzi (M5S): “Carenze organizzative inaccettabili nella quotidiana propaganda di Marsilio. Pensi di più a governare l’Abruzzo”
“Mentre il Presidente Marsilio impiega gran parte del proprio tempo a fare propaganda contro il governo e ad attaccare le decisioni prese in materia di green pass, gli abruzzesi sono costretti a fare i conti con la realtà e col caos quotidiano della sanità regionale. Le gravi carenze organizzative, a cui questa Giunta ci ha tristemente abituato dal primo giorno di legislatura, hanno causato ritardi per gli accessi all’Ospedale SS. Annunziata di Chieti. Le testimonianze degli utenti, raccolte dai media, raccontano di lunghe code per entrare nella struttura e mettono in mostra una totale incapacità di farsi trovare pronti ai cambiamenti, lasciando sulle spalle degli utenti tutte le gravi conseguenze del caso. Si tratta di disagi che erano ampiamente prevedibili, ma nessuno è stato in grado di intervenire per tempo per evitarli. È l’ennesimo fallimento di un centrodestra più bravo a complicare la vita agli abruzzesi che ad agevolarla”.
Il commento è del Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi. “Se la Giunta – prosegue Marcozzi – impiegasse il proprio tempo a risolvere certi problemi piuttosto che a lanciare attacchi pretestuosi e senza proposte allo Stato, forse le cose andrebbero meglio per i cittadini. Da oggi infatti è necessario essere in possesso di green pass per poter avere accesso alle strutture ospedaliere. Si tratta di una disposizione dell’Assessore alla Sanità Verì, a cui non è però seguita alcun tipo di contromossa organizzativa all’Ospedale di Chieti. Anche la comunicazione alla cittadinanza del provvedimento è stata latente, dal momento che ci sono stati utenti non a conoscenza di questa novità e costretti ad attendere all’esterno della struttura”.
“Queste sono le conseguenze di una Giunta che, nelle ultime settimane, è sembrata più impegnata a fare opposizione al governo nazionale che a lavorare per il bene dell’Abruzzo, col Presidente Marsilio in testa. Se quel tempo lo avessero speso a trovare soluzioni sul territorio, come nel caso di Chieti, aumentando il numero di ingressi alla struttura e delle persone incaricate a controllare il green pass degli utenti, probabilmente tutto il caos di oggi e i disagi subiti dai cittadini non si sarebbero visti”, conclude.