Capistrello. Al via i lavori per potenziare il depuratore “Santa Barbara”
L’opera porterà benefici a livello regionale perché purificherà le acque del fiume Rafia che si getta nell’Imele
CAPISTRELLO – Dopo la bonifica e la tombatura della ex discarica “Trasolero”, un’altra opera di rilevante impatto ambientale sta per partire a Capistrello.
In questi giorni il Consorzio Acquedottistico Marsicano ha dato il via ai lavori di adeguamento e potenziamento della capacità depurativa dell’impianto di Santa Barbara. Dopo mesi di attese, finalmente, partono i lavori per un impianto importantissimo che raccoglie almeno il 70% delle acque reflue del paese. Notevole l’impegno economico del Cam: al netto del ribasso, si parla di 570.000 euro di interventi per l’allargamento del sito e il miglioramento della capacità di depurare le acque.
Va ricordato che l’impianto di Santa Barbara, fa parte dei 24 depuratori marsicani bisognosi di adeguamento e che al termine dei lavori l’intera zona ma, soprattutto il torrente “Rafia”, vedrà notevoli benefici dal punto di vista ambientale. E’ noto a tutti che il torrente “Rafia” risulta essere tra i corsi d’acqua più inquinati d’Abruzzo e che riversando le sue acque nel fiume Imele contribuisce ad inquinare sino al Mar Tirreno.
Dal comune arrivano parole importanti nei confronti del Cam, lo stallo dell’iter per l’inizio dei lavori, pesava come un macigno sulle spalle dell’amministrazione. L’adeguamento e il potenziamento del depuratore è sempre stata una priorità che certamente non riguarda la sola comunità capistrellese e, con l’entrata a pieno regime dell’opera, in molti auspicano di rivedere scorrere acque pulite sul torrente. Ad aggiudicarsi l’appalto è stata la Ditta Giancaterino Costruzioni Sas di Penne.