Capistrello, Celebra la Festa della Liberazione ed il ricordo dei 33 Martiri.

Capistrello – Il prossimo 25 Aprile Capistrello celebra l’anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista e ricorda le 33 vittime che, il 4 giugno 1944, furono brutalmente fucilate da nazifascisti nei pressi della stazione ferroviaria.

Quest’anno alla luce delle restrizioni imposte dal governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, si terrà una celebrazione intima alla presenza del Sindaco Francesco Ciciotti, di un rappresentante delle Forze Armate ed un rappresentante dell’ANPI Marsica, i quali si recheranno presso il Sacrario dei Martiri, nei pressi della stazione, dove depositeranno la corona d’alloro. La posa della corona e l’intervento del Sindaco saranno trasmessi sul sito internet e i Social Network di Espressione24 e sulla pagina Facebook del Sindaco Francesco Ciciotti.

L’appuntamento sui Social è alle ore 11, dove grazie alla diretta ci ritroveremo idelmente nel luogo dove vennero barbaramente torturati e poi fucilati 33 allevatori che venero rastrellati dai soldati nazisti e fascisti sul Monte Salviano mentre cercavano un riparo dai bombardamenti aerei e dove vivevano, come descrive in uno scritto Antonio Rosini, “in condizioni igieniche critiche ed in assoluta povertà”. Questi contadini vennero prelevati, richiusi in un deposito merci della ferrovia bombardata e successivamente brutalmente fucilati. Fu possibile l’identificazione di sole 25 delle vittime i cui corpi denudati e privati di tutti gli effetti personali furono gettati in una buca causata dal bombardamento alleato.

Per le celebrazioni della Festa della Liberazione Capistrello è un punto di riferimento importante per tutto il territorio, infatti, il 25 maggio 2004 il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ha insignito il Comune di Capistrello della Medaglia d’oro al Merito Civile..

Oggi sappiamo molto di ciò che accadde in quei giorni  grazie all’inchiesta denominata “Armadio della Vergogna” che avvio nel 1994 il giornalista Franco Giustolisi attraverso la quale denunciò l’esistenza di centinaia di fascicoli d’inchiesta e documenti legati ai crimini di guerra dei nazifascisti fino ad allora nascosti e insabbiati.

L’eccidio avvenuto durante la seconda guerra mondiale il 4 giugno del 1944 pochi giorni dopo lo sfondamento della Linea Gustav da parte delle forze alleate che costrinse i tedeschi a ripiegare risalire la strada statale 82 della Valle del Liri, che ancora oggi collega la Marsica con il Frosinate. Durante la ritirata i tedeschi misero in atto una serie di arresti, fucilazioni di partigiani e rappresaglie contro la popolazione dei centri occupati o attraversati. 

A Capistrello si ricorda anche l’uccisione del giovane Piero Masci, diciottenne che con la sua famiglia fu costretto ad ospitare nella propria abitazione il sergente tedesco Joseph Breitner, e che venne fucilato e seviziato perché accusato di aver rubato delle sigarette e della cioccolata dal baule del graduato.

Delle vittime di quell’eccidio (tra parentesi l’età) furono identificati:

Piero Masci (18 anni), Aurelio Alonzi (20 anni), Giacomo Cerasani (27), Angelo Cipriani (44), Ezechiele Di Giammatteo (38), Tullio Di Matteo (20), Antonio Forsinetti (39), Giuseppe Forsinetti (13), Franco Gallese (21), Pasquale Giangoli (40), Luigi Giffi (18), Alfredo Lustri (28), Alessandro Palumbo (16), Domenico Palma (55), Antonio Pontesilli (19), Bernardo Raniero (17), Mario Ricci (45), Alfonso Rosini (43), Loreto Rosini (40), Giuseppe Rulli (31), Innocenzo Serafini (53), Mario Sorgi (23), Fernando Stati (34), Emilio Stirpe (32), Giovanni Tiburzi (25), Luigi Volpe (31).

La manifestazione nel 2018

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *