Carenze sanitarie nei comuni del Pnalm. Fedele (M5S): “Il Modello Marsilio fallisce anche nell’Alto Sangro. Ennesimo taglio ai servizi”
AVEZZANO – I gravi problemi nell’erogazione e presenza dei servizi sanitari d’urgenza nei comuni del Pnalm e dell’Altro Sangro sono la dimostrazione concreta del fallimento del Piano Marsilio, in tema di sanità, nonché d disattenzione per l’Abruzzo interno.
A dichiararlo, in estrema sintesi, è il consigliere regionale marsicano del Movimento Cinquestelle, Giorgio Fedele che interviene nella vicenda delle gravissime carenze nella zona Pnalm e precisamente nei comuni di Pescasseroli, Pescocostanzo, Opi, Villetta Barrea, Civitella Alfedena e Barrea, dove è inesistente il servizio 118 con ambulanza medicalizzata e la presenza di guardie mediche.
“In questi cinque anni di legislatura regionale targata centrodestra abbiamo capito bene una cosa: al Presidente Marsilio non importa nulla delle aree interne dell’Abruzzo, costantemente sacrificate sull’altare delle sue strategie politiche e, per questo, relegate in fondo alla lista dei suoi interessi.
Ogni volta che ha potuto si è divincolato da impegni e attività che potessero portare benefici concreti sui territori, soprattutto in ambito sanitario dove l’Abruzzo è stato trattato e quindi gestito in due modi differenti: nelle aree costiere investimenti mirati e ingenti, nelle aree interne solo le briciole ed a volte neanche quelle.
Eppure non ha mai perso l’occasione per raccontarci di una sanità eccellente e che addirittura dovrebbe essere presa a modello, così come di affermare che grazie a lui ogni area è ben servita e i cittadini non hanno nulla di cui lamentarsi.
Una costante presa in giro ai danni degli abruzzesi – dichiara Fedele – che continua a produrre danni e così, mentre è impegnato nella sua campagna elettorale, cieco di fronte agli innumerevoli problemi che la sua maggioranza ha creato, nei Comuni di Pescasseroli, Pescocostanzo, Opi, Villetta Barrea, Civitella Alfedena e Barrea manca il servizio del 118 con ambulanza medicalizzata, il servizio di continuità assistenziale (cioè la guardia medica) ed i servizi sanitari dedicati alla popolazione residente non sono minimamente all’altezza delle esigenze espresse, essendo inadeguati e largamente insufficienti.
Un intero territorio abbandonato al suo destino che si è dovuto attivare in autonomia per chiedere ciò che gli spetta di diritto: assistenza medica sanitaria ed emergenziale, tutto ciò che Marsilio e l’Assessore alla Sanità Verì hanno loro tolto senza un reale e giustificato motivo. Raccolgo e condivido la battaglia della Cgil provinciale che a Pescasseroli con un banchetto sta raccogliendo le firme per chiedere alla Regione il ripristino dei sopra citati servizi.
Sono cinque anni che sollecito interventi e investimenti sulla Sanità nelle aree interne della provincia aquilana e – prosegue il consigliere regionale pentastellato -, in continuità con quanto fatto fino ad oggi, posso garantire che darò il mio contributo per supportare le richieste dei cittadini dell’Alto Sangro.
Un’intera comunità privata di servizi fondamentali, ulteriormente indispensabili se si considera il gran numero di turisti che ciclicamente frequentano quelle zone. È impensabile che quei Comuni che si trovano nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise non possano contare su un’assistenza sanitaria adeguata, anche tenuto conto del loro contesto morfologico.
Nei suoi cinque anni da Presidente, Marsilio e la sua Giunta non hanno perso occasione per mortificare le aree interne: dalle infrastrutture alla sanità, passando per la lotta allo spopolamento dei nostri meravigliosi borghi, hanno fallito sotto tutti i piani ed a rimetterci sono stati i cittadini che ivi risiedono.
A loro va la mia solidarietà ma non solo, mi adopererò in tutte le sedi – conclude Fedele – per intervenire e ripristinare quei servizi indispensabili che giustamente chiedono a gran voce e di cui ora non possono usufruire”.