“Caro Pedaggi” e sicurezza sulle autostrade abruzzesi. Per i Sindaci cambia tutto. Stavolta a non rispondere è Salvini. Protesta il 26 novembre
AVEZZANO – Cambiano i governi e i ministri, ma le cattive abitudini, a quanto pare, si tramandano dall’uno all’altro come la “campanella” di palazzo Chigi.
Parliamo, in questo caso, nel nuovo ministro delle infrastrutture e trasporti, del Governo Meloni, il leader della Lega Matteo Salvini, che, al pari di tutti i suoi predecessori, pare no abbia trovato un solo sitante per rispondere ai Sindaci di Lazio e Abruzzo che, anche a lui, hanno chiesto udienza per affrontare il problema dell’aumento dei pedaggi ed ella messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi A24 e A25.
Ed esattamente come nel caso dei suoi predecessori, i Sindaci sono stati costretti a far seguire alla richiesta di incontro, un sollecito per avere una risposta da Salvini, che peraltro della vicinanza ai territorio ha fattop un suo storico cavallo di battaglia.
Anche un “no”, ma sempre un segnale di riscontro istituzionale, dovuto in questo caso. Questa la lettera scritta dai Sindaci di Lazio e Abruzzo al Ministro Matteo Salvini.
«Ill.mo Sig. Ministro, i sottoscrittori Sindaci ed Amministratori di Lazio e Abruzzo, non avendo ricevuto alcun riscontro alla nota del 27 Ottobre u.s. si trovano costretti a reiterare la richiesta di un incontro urgente con la S.V. e a sollecitare l’adozione di provvedimenti urgenti atti a garantire la sicurezza nei suddetti tratti autostradali e finalizzati alla riduzione dei costi dei pedaggi autostradali della A24/A25 con totale esenzione a favore dei residenti nelle regioni Lazio e Abruzzo pendolari per motivi di lavoro, studio, salute.
I Sindaci e gli Amministratori pur confidando nel rispetto delle fondamentali regole istituzionali che da sempre contraddistinguono il loro operato, si preparano a tornare a manifestare sin dal prossimo 26 Novembre per far sentire la loro voce e tutelare gli interessi dei cittadini e dei territori che rappresentano.
Distinti Saluti». I Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo.
Insomma, che si chiami Toninelli, Giovannini o Salvini, per i Sindaci di Lazio e Abruzzo da un quinquennio ormai impegnati nella lotta sulle autostrade A24 e A25, la musica non cambia mai. Tanto è vero che il 26 novembre tornano, fasce al collo, a manifestare pubblicamente.
Come si può leggere nel “Gattorpardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, “Si cambia tutto per non cambiare niente”…