Caso Valletta. Un probabile malore cardiaco avrebbe ucciso Cesidio
AVEZZANO – Un malore cardiaco sarebbe la tesi più accreditata per la morte di Valletta, il trentacinquenne di Lecce dei Marsi trovato senza vita, qualche giorno fa, in un canale del Fucino vicino alla sede di Telespazio.
Questo il primo immediato risultato dell’esame autoptico che, questa sera, è stato effettuato dal professor Cristian D’Ovidio sul corpo del trentacinquenne di Lecce nei Marsi.
I fatti risalgono a qualche giorno fa quando, come noto, si diffusa la notizia della scomparsa di Valletta. Pochi giorni dopo, quindi, il ritrovamento del corpo, in una canale del Fucino, poco lontano da Telespazio. Immediatamente si è parlato di omicidio stradale o di altro che potesse in qualche modo coinvolgere terze persone, ipotesi rese possibili anche dalle strane circostanze del ritrovamento e prima ancora dell’allontanamento.
Il professor D’Ovidio, questa sera, nell’obitorio dell’ospedale di Avezzano, su disposizione del Pm Maurizio Cerrato, Sostituto procuratore presso al Procura della Repubblica di Avezzano, ha eseguito l’autopsia ed ha escluso cause esterne e soprattutto cruente o violente. Questa esclusione, quindi, preclude ogni via a sviluppi immediati e clamorosi.
Per il resto, oggi, fare conclusioni sarebbe quantomeno azzardato. Molte risposte, infatti, si celano nei risultati che solo le analisi medico-legali, che saranno effettuate nei laboratori nei prossimi giorni, potranno svelare e chiarire fatti, circostanze e relazioni di questo triste episodio. Una conclusione, peraltro, che non si preannuncia in tempi brevi proprio a causa della complessità e della molteplicità degli esami di laboratorio da effettuare. Unica ipotesi che potrebbe aggiungersi alla morte per malore, è quella di una possibile omissione di soccorso. ipotesi, ad ogni modo, totalmente da verificare e supportare.
Intanto fra poco su RaiTre, nella trasmissione “Chi l’Ha Visto?” condotta da Federica Sciarelli, si parlerà del caso del trentacinquenne marsicano.