Caso Wash. Marsilio fa orecchio da mercante all’appello del Comitato “Uniti per un futuro pulito e vivibile“
NERETO – E’ nata l’idea nell’ultima assemblea svoltasi a Nereto, una delle tante, di chiamare in causa in via diretta saltando i preamboli il governatore della regione Abruzzo.
L’appello rivolto al cuore delle istituzioni diretto alla persona del presidente Marsilio al fine di ottenere un incontro non ha ricevuto risposta. Il comitato del “no” alla piattaforma Wash esprime delusione per la posizione anonima e distaccata che emerge dal silenzio istituzionale del presidente della regione Abruzzo.
Queste le parole espresse dal presidente Quaglia del comitato anti wash in un comunicato: “Sono deluso e sento di potere esprimere l’umore di tanti cittadini del territorio vibratiano. Non molliamo perché abbiamo troppo a cuore la nostra Nereto e tutto il territorio che va preservato, ma davvero non capiamo il silenzio del presidente Marsilio al nostro appello. In una lettera inviata e sottoscritta da comitati, enti, gruppi politici si richiedeva proprio a Marsilio un incontro sul tema Wash prima del 10 febbraio. Ad oggi 5 febbraio, il sottoscritto non ha ricevuto nessuna risposta alla richiesta seppure inviata in tempi tali da fare pensare ad un possibile si. Ci siamo illusi come cittadini di essere ascoltati e presi in considerazione convinti che proprio uno dei compiti della politica fosse tutelare gli interessi dei territori. Evidentemente 11500 cittadini che dicono no alla piattaforma non rappresentano nulla per il presidente Marsilio. Abbiamo chiesto solo pochi minuti perché immaginiamo quali siano gli oneri della più alta carica regionale; di sicuro cio’ che ferisce e’ l’indifferenza, forse era più apprezzabile un sincero no piuttosto che l’incertezza fino alla fine” afferma Raffaele Quaglia.
“Quello che ci preme ribadire e’ che davvero gli abitanti della Vibrata avvertono il pericolo e il rischio legato alla piattaforma di depurazione dei rifiuti . La non risposta al confronto della massima autorità della regione lascia molta amarezza. Gli enti che hanno deciso di dichiarare il loro no alla piattaforma e che sono firmatari della lettera inviata hanno espresso tutti una grande sensibilità ambientale , un grande senso di cooperazione, una grande dedizione nell’analisi dei documenti che speravamo di trovare anche in Regione. La mobilitazione sul caso Wash altro non conferma se non il bisogno di una parte dell’Abruzzo di essere ascoltata. Purtroppo come già accaduto in passato si bypassano i territori, ma noi andiamo avanti: un obiettivo altissimo è stato già raggiunto! Siamo consapevoli di esistere come “vibratiani” e speriamo che anche la politica se ne accorga” conclude il presidente Quaglia.